«In occasione della giornata mondiale della salute mentale, prevista per giovedì 10 ottobre, sarebbe auspicabile che l’Asp di Palermo, oltre a promuovere l’iniziativa in piazza, per far conoscere i servizi offerti dal dipartimento di salute mentale, si preoccupasse di chi non potrà mai usufruirne come la popolazione carceraria. Si tratta di centinaia di persone con problemi psichiatrici già diagnosticati prima dell’ingresso in carcere e persone entrate in crisi all’interno degli istituti di pena».
Lo dice Pino Apprendi garante dei detenuti di Palermo. «Il direttore generale dell’Asp Daniela Faraoni se è in possesso dei dati delle carceri di Pagliarelli, dell’Ucciardone e dell’istituto minorile sa bene che - aggiunge Apprendi - la centralità della salute mentale e del benessere in tutte le fasi della vita, i laboratori d’inclusione sociale e i percorsi condivisi, che saranno trattati, sono argomenti negati a chi è ristretto».
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