La battaglia per le quote rose nelle giunte comunali spacca i poli. E adesso è Totò Cuffaro a prendere una posizione diversa da quella della maggior parte degli alleati di centrodestra per sposare la linea di un'ala del Pd. La Dc ha detto sì alla proposta di portare al 50% la soglia minima di donne nelle squadre di governo dei Comuni. La questione si è aperta da giorni, perché la riforma degli enti locali, in discussione all'Ars, contiene un articolo che impone ai sindaci di nominare una giunta in cui almeno il 20% sia rappresentato da donne. Sembra una norma che favorisce la parità di genere ma è un compromesso al ribasso, su input del centrodestra, perché a livello nazionale questa soglia è del 40%. Oggi in Sicilia invece vige solo un generico obbligo alla rappresentanza di genere, che ogni sindaco può considerare di aver rispettato semplicemente nominando una sola donna. Ieri una parte del Pd, rappresentata da Cleo Li Calzi, dirigente del coordinamento Donne dei dem, ha proposto di portare la quota in Sicilia al 50%. E adesso sono Totò Cuffaro Stefano Cirillo, segretario regionale della Democrazia Cristiana, a spingersi su questa posizione: «La Dc supporta Quota 50 e all'Ars sosterrà l'emendamento per aumentare la soglia di presenza delle donne in giunta, come rappresentanza di genere nei Comuni con popolazione superiore ai tremila abitanti. Noi abbiamo sempre creduto nelle donne e riteniamo che occorre metterle nelle migliori condizioni per esprimere tutte le loro capacità e potenzialità. Il nostro partito dunque si impegnerà a sostegno di una norma che garantisca la presenza del 50% di donne nelle giunte e tutto ciò non per questione di statistiche e numeri, ma perché sono risorse preziose. C’è tanto da imparare. Le donne sono essenza della vita e la politica non può che trarne giovamento»