«Dio è grande, ma Totò mancu cugghiunia». Questa scritta viene ricordata da Salvatore Cuffaro, leader della Democrazia Cristiana, anche lui per tutti Totò, in un commosso tributo a Schillaci, il campione morto ieri a Palermo al temine di una lunga malattia.
Cuffaro precisa che la scritta «comparve in bella vista su una Motoape che girava per i quartieri popolari di Palermo. Era il tempo dei mondiali di calcio del 1990. Era il tempo in cui Totò ci fece sognare. Totò, l’orgoglio del palermitani, degli sportivi italiani tutti. Totò il ragazzo di strada che aveva scalato il tetto del calcio che stava in alto, ma aveva lasciato il cuore tra gli spazi e le case del Cep dove era nato e cresciuto. Lo abbiamo amato, lo abbiamo compreso e lo abbiamo tenuto per mano nelle sue tante peripezie. Adesso che ci ha lasciati - prosegue Cuffaro - lo amiamo ancora e, tristi, lo piangiamo addolorati. Le persone che si amano non ci lasciano mai e restano per sempre nel nostro cuore. Toto è andato in Cielo e da lassù continuerà a giocare a pallone a tirare i calci di rigore e a segnare per noi tanti gol. Noi tutti in coro lo accompagneremo nella sua ultima partita in chiesa come fosse lo stadio tifando per Lui e gridando forte: TOTÒOOO... CHILLACIIIII... Ci hai fatto sognare e i sogni vivono e ci fanno vivere. Ti vogliamo bene Totò».
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