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Spazzamento delle strade a Palermo, quasi 80 mila euro per i cartelli ma la pulizia non si fa

La segnaletica che impone i divieti di posteggio è costata oltre 77 mila euro. Il servizio è durato pochi mesi e adesso è bloccato: «Manca il personale»

Dalla fine del 2022 il servizio di spazzamento meccanizzato con la rimozione delle auto è sospeso. Non è che sia durato poi così tanto, in effetti. Qualche settimana a singhiozzo e fine della pulizia di tutta la spicciola munnizza (mozziconi di sigarette, cartacce, foglie secche, bicchieri, fazzolettini di carta) gettata liberamente sui marciapiedi e lasciata lì a stagnare perché irraggiungibile dalle scope e palette quasi casalinghe date in dotazione agli spazzini. Servizio interrotto, ma i cartelli fissati sulle strade che vanno dai Cantieri a villa Sperlinga e fino a via Pacinotti sono sempre lì.
Per piazzarli erano stati spesi 77 mila e 616 euro. Inutile spreco di denaro pubblico, visto l’epilogo. E all’orizzonte non si vede ripresa che restituisca a quei pali solitari la dignità e il motivo di esistere ancora. Nel dettaglio l’Amat, tra novembre 2020 e dicembre 2021, aveva collocato nelle zone individuate da Rap per lo spazzamento meccanizzato 431 pali (39 mila euro), 531 cartelli di avviso spazzamento (19 mila e 300); 531 pannelli di zona rimozione (altri 19 mila e 400 euro).

Il presidente della Rap, Giuseppe Todaro, lo aveva detto chiaramente prima dell’estate ai componenti della quarta commissione del Consiglio comunale, dedicata a Igiene e Sanità. Loro chiedevano una data per fare ripartire l’operazione avviata nel 2021 nell’Ottava circoscrizione e la risposta era stata secca: «Non abbiamo il personale». Concetto ribadito ieri. Forse, ma senza impegno, sarà possibile vedere in azione i mezzi per lo spazzamento da quelle parti dopo l’immissione in servizio degli altri operatori ecologici assunti dalla partecipata comunale. Entro la prossima settimana ne entreranno 45 e altri 12 dopo 15 giorni. Poi dovranno essere formati e via discorrendo. Durante l’audizione in commissione consiliare, il direttore della Rap, Massimo Collesano, aveva sottolineato le difficoltà sulla dotazione di spazzatrici, circa trenta, delle quali però sono operative solo cinque. Le altre non sono più idonee al servizio perché guaste o troppo vecchie. In sostanza, nonostante le ordinanze dirigenziali già in vigore lo prevedano, lo spazzamento meccanizzato arranca e si blocca per mancanza di mezzi e uomini.

«È un servizio essenziale contro la sporcizia dilagante in ogni quartiere - dice Antonino Randazzo, vicepresidente della commissione -. Non solo migliora la qualità della pulizia, ma permetterebbe all’azienda di risparmiare personale, destinandolo ad altri incarichi, sempre nell’ambito della pulizia».

Il nuovo spazzamento con rimozione era stato salutato come la soluzione di tutti i «mali»-rifiuti stagnanti su strade e marciapiedi nel 2021: fare arrivare le spazzole sotto i marciapiedi ed eliminare ciò che scopa e paletta non possono raggiungere con le auto parcheggiate. E già il giorno della partenza, molti residenti delle vie interessate alle bonifiche, ignari dei divieti, si erano ritrovati una bella multa sul parabrezza. In una sera, solo in via Pipitone Federico erano state inflitte 70 sanzioni e 62 auto erano state portate via dai carro attrezzi chiamati dalla polizia municipale. Pioggia di foto, video e proteste. C’è chi aveva parcheggiato il giorno prima dell’affissione del cartello.

 

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