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Palermo, festa a Danisinni: dopo 17 anni di abbandono apre l'asilo nido comunale

Sono serviti 3 milioni di euro per gli interventi strutturali nei locali interni e nel giardino e per gli arredi. Al momento potrà accogliere 20 bambini, completati i lavori ci sarà spazio per altri

Un giorno di festa per il quartiere Danisinni che torna ad avere il suo asilo nido comunale Giacomo Galante.

Dopo 17 anni di abbandono e la proposta di qualcuno di demolirlo e farlo scomparire per sempre, la scuola, appena ristrutturata, viene restituita alle famiglie. Al momento potrà accogliere 20 bambini. Completati i lavori ci sarà spazio per altri.

Sono serviti 3 milioni di euro, due milioni e 200 mila euro per gli interventi strutturali nei locali interni e nel giardino. La parte restante è servita ad acquistare gli arredi e tutte le suppellettili.

«Per alcuni era una struttura da demolire – spiega l’assessore all’Istruzione, Aristide Tamajo – ma l’infausta scelta per fortuna non fu condivisa. Abbiamo deciso di ristrutturarla e adesso abbiamo un asilo moderno, tecnologicamente avanzato e dotato di tutti i comfort per i nostri bambini. Dopo questo apriremo l’asilo Mimosa di Pallavicino. I lavori proseguono e sono meno complicati rispetto a quelli che sono serviti qui a Danisinni».

Soddisfatto il sindaco Roberto Lagalla «ma senza trionfalismi – dice il primo cittadino - perché la comunità di Danisinni ha bisogno ancora di tante altre cose. Completeremo questo impegno nei prossimi mesi con l’affidamento del consultorio che era già una struttura sanitaria presente in questo quartiere. Anche quella poi è sparita. Ho già intrattenuto rapporti con l’Asp di Palermo per restituire alla comunità anche questo presidio di salute, legalità e civiltà. La scuola e la sanità sono i contrafforti della tenuta e della coesione di una comunità. Per questo abbiamo voluto premere l’acceleratore».

Fra Mauro Billetta, che per tanti anni si è battuto per l’apertura dell’asilo, condivide ora la sua gioia con le famiglie del territorio. «Ce l’abbiamo fatta. Ogni rione della nostra città ha bisogno di luoghi di comunità, che possano dire che la nostra vita deve avere un carattere di umanità profonda, di solidarietà e di costruzione del bene comune».

Nel video fra Mauro Billetta, il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore Aristide Tamajo

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