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Ministri e presidenti delle Camere ricordano Libero Grassi, «il simbolo dell'impresa che si ribella alla mafia»

Numerosi esponenti politici nazionali hanno ricordato Libero Grassi nel giorno dell'anniversario del delitto, avvenuto a Palermo 33 anni fa. in via Vittorio Alfieri. «Libero Grassi - dichiara il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi - fu barbaramente ucciso dalla mafia. Colpirono l’uomo, nel vano tentativo di sconfiggere quel movimento di resistenza morale e culturale che tra i suoi protagonisti aveva proprio l’imprenditore siciliano e il suo fermo rifiuto di sottomettersi alle logiche della criminalità organizzata. Non riuscirono però a scalfire la forza del suo straordinario esempio che, ancor oggi, continua a ispirare il coraggio e le azioni di chi combatte a viso aperto ogni forma di violenza e prevaricazione».

Secondo il ministro, «onorare la memoria di Libero Grassi e l’eredità che ci ha lasciato significa non solo ricordare la sua battaglia contro la mafia, ma farla nostra, trasmetterla alle nuove generazioni e combatterla ogni giorno, insieme cittadini e Istituzioni, per riaffermare i valori di legalità e giustizia».

«Libero Grassi - afferma un altro esponente di governo, il ministro delle Imprese Adolfo Urso - è il simbolo dell’impresa che si ribella alla mafia, paladino della lotta contro il racket del pizzo in Sicilia. Il suo sacrificio, di cui oggi ricade il 33esimo anniversario, non verrà mai dimenticato. Per questo il Mimit, nel suo piano filatelico, ha dedicato a Libero Grassi, simbolo della lotta alla mafia, un francobollo celebrativo in occasione del centenario della sua nascita. Un tassello importante nel mosaico della nostra memoria collettiva».

Per il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, «Libero Grassi ha saputo dire no alla mafia, ha testimoniato con massima fermezza l’opposizione al racket delle estorsioni. Il 29 agosto 1991 è stato barbaramente assassinato per aver difeso la libertà e l’onestà. Ai suoi figli, e a tutti i familiari, oggi rinnoviamo la nostra vicinanza e il nostro cordoglio. Grassi è stato e sarà sempre un simbolo di coraggio, di alto senso etico, di integrità, ha combattuto per la piena dignità della sana imprenditoria. Il suo messaggio è di costante esempio, per le attuali e per le future generazioni».

«Il 29 agosto del 1991 - scrive il presidente del Senato Ignazio La Russa - l’imprenditore Libero Grassi venne ucciso a Palermo, con quattro colpi di pistola, mentre si recava al lavoro. In questa ricorrenza, desidero onorare la determinazione e il coraggio di un uomo che ebbe la forza di opporsi al pizzo. Libero Grassi rimane, oggi come allora, un simbolo indelebile nella lotta contro la mafia e il terribile racket delle estorsioni. Il suo sacrificio non deve essere dimenticato. Alla sua famiglia e a tutte le vittime di estorsioni e usura, esprimo la vicinanza mia e del Senato della Repubblica».

Nella foto i ministri Urso e Piantedosi

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