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Coro di solidarietà alla procuratrice Caramanna, il ministro Valditara: «La scuola italiana è al suo fianco»

Il sindaco Lagalla: «C'è un chiaro disegno delle famiglie mafiose che punta a ostacolare chi si impegna con coraggio per spezzare il cordone che lega i figli dei boss con i loro nuclei familiari»

Coro di solidarietà alla procuratrice dei minori di Palermo Claudia Caramanna dopo le minacce ricevuto, dal ministro dell’Istruzione al presidente della commissione Antimafia, dal sindaco della città alla Rete per la cultura antimafia nella scuola.

«La scuola italiana e il suo ministro sono al fianco di chi combatte ogni giorno il cancro mafioso. Solidarietà alla procuratrice Claudia Caramanna», scrive su X il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara (nella foto).

Colosimo: «I bambini devono conoscere il mondo senza la lente mafiosa»

Sceglie un post su X anche la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo «Liberi di scegliere - premette - non è una frase, è una scelta a sostegno dei più piccoli che DEVONO conoscere il mondo senza la lente mafiosa della loro famiglia. La commissione antimafia lavora dal suo insediamento con un comitato specifico sul protocollo, per trasformarlo in legge. Anche per questo chi minaccia la dottoressa Claudia Caramanna non raggiungerà alcun obiettivo, lei che svolge il suo ruolo con umanità e passione ci troverà sempre al suo fianco perché nessuno sia costretto a nascere e restare mafioso».

Anm: «Tenere sempre alta l'attenzione»

«L’Associazione nazionale magistrati esprime vicinanza alla procuratrice per i minorenni di Palermo, Claudia Caramanna, per il nuovo inquietante atto intimidatorio subito in ragione del suo costante impegno nel contrasto alla criminalità organizzata e alla devianza minorile. Con il coraggio che ha già dimostrato in questi anni, la collega non si lascerà certamente condizionare da questa ignobile azione, continuando a impegnarsi con determinazione e spirito di servizio a tutela della legalità».  Così la giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati in una nota. «Auspichiamo che nulla sia trascurato per garantire la sicurezza della collega e che sia sempre alta l’attenzione delle istituzioni per prevenire azioni ritorsive, con il chiaro scopo di delegittimazione della giustizia, nei confronti dei magistrati impegnati nel contrasto alla criminalità, ancor più in territori dove è sempre pervasiva e insidiosa la presenza mafiosa», conclude l’Anm.

Schifani: «Attacchi inaccettabili»

«Esprimo la mia più profonda solidarietà alla procuratrice dei minori di Palermo Claudia Caramanna, vittima di gravi minacce per il suo lavoro contro la mafia - dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani -. Questi attacchi sono inaccettabili e colpiscono l'intero sistema giudiziario e i valori di giustizia che esso rappresenta. Ribadisco il totale supporto della Regione Siciliana alla procuratrice Caramanna e a tutte le forze dell'ordine impegnate nella difesa della legalità. È essenziale proteggere chi lotta per la giustizia, specialmente quando si tratta della tutela dei minori in situazioni difficili».

Lagalla: «Un chiaro disegno delle famiglie dei boss»

«Esprimo ferma condanna - dichiara il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - verso le nuove minacce subite dal procuratore dei minori, Claudia Caramanna, nei confronti della quale vanno la mia solidarietà e la mia vicinanza e quelle di tutta l’amministrazione comunale. L’episodio inaccettabile dice come ci sia un chiaro disegno delle famiglie mafiose che punta a ostacolare chi, come il procuratore Caramanna, si impegna concretamente e con coraggio per spezzare in modo netto quel cordone che lega i figli dei boss con i loro nuclei familiari, contaminati dalla mafia».

Secondo il sindaco, «tutto questo dimostra come agire sui giovani sia fondamentale, bloccando la dispersione scolastica, facendo maturare nuove sensibilità. In questo, il Comune vuole continuare a essere presente. I primi investimenti di questa amministrazione - continua Lagalla - hanno riguardato le scuole e altri ce ne saranno, così come crediamo fortemente nel progetto che riguarda l’apertura delle palestre scolastiche negli orari pomeridiani e che vede protagonisti, oltre al Comune, anche la Città Metropolitana e l’Ufficio scolastico regionale. Senza dimenticare l’intensa e proficua collaborazione che si è instaurata tra la Procura per i minorenni e gli uffici delle Attività sociali del Comune, che continueranno a dare il loro apporto».

Catania: «La scuola continua a sostenere l'autorità giudiziaria»

«Esprimiamo solidarietà alla procuratrice dei minori di Palermo, Claudia Caramanna, che è stata oggetto di esplicite minacce mafiose», dichiara Giusto Catania, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Giuliana Saladino, istituzione scolastica capofila della Rete per la cultura antimafia nella scuola. «L’impegno della Procura dei minori di Palermo è molto importante e si svolge in stretta connessione con l’azione educativa delle istituzioni scolastiche, in particolare nei territori complessi delle nostre periferie urbane - sottolinea Catania, assessore nella precedente amministrazione comunale -. Continuiamo ad essere impegnati ad affiancare e sostenere l’impegno dell’autorità giudiziaria che, in un rapporto costante con il mondo della scuola, favorisce la crescita della cultura antimafia».

Varchi: «Sempre al suo fianco»

«Sono certa che le minacce non fermeranno lo straordinario lavoro del procuratore Claudia Caramanna. A lei la mia solidarietà e il mio sostegno». Lo dicr Carolina Varchi, deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione giustizia. «I tentativi di condizionare con le intimidazioni l’operato della dottoressa Caramanna dimostrano, d’altra parte, quanto sia importante - aggiunge - l’impegno portato avanti in un contesto come quello del Tribunale dei minori. È anche lì che alcuni giovani siciliani possono comprendere che esiste un’altra strada, oltre a quella dell’illegalità e della mafia, e questo preoccupa i criminali. Alla dottoressa Caramanna, quindi, l’invito ad andare avanti insieme ai suoi colleghi, io - conclude Varchi - sarò sempre al suo fianco».

Cuffaro: «Piena solidarietà»

«La Dc condanna fermamente gli atti intimidatori subiti dal procuratore dei minori, Claudia Caramanna». Lo dice Totò Cuffaro, segretario nazionale della Dc. «Esprimiamo piena solidarietà verso chi, giornalmente, si impegna a favore della legalità e della giustizia, cercando di recuperare con grande sforzo rieducativo i minori che hanno commesso errori - aggiunge - Siamo certi che il procuratore Caramanna non si lascerà intimidire e continuerà nella sua fondamentale opera rivolta ai giovanissimi».

Di Gangi: «Servono strumenti di prevenzione»

«Esprimo con forza vicinanza e solidarietà alla Procuratrice della Repubblica per i minori Claudia Caramanna per le minacce ricevute a causa del suo tanto prezioso quanto faticoso lavoro con i nostri ragazzi e le nostre ragazze. Tuttavia, ritengo che, oltre alle numerose dichiarazioni di circostanza che sono già arrivate e continueranno ad arrivare per esprimere solidarietà, la politica possa e debba fare molto di più. È necessario infatti non nascondere la vera essenza del problema: la Procura della Repubblica, come ogni ufficio giudiziario, dovrebbe rappresentare l’ultimo anello di una catena di prevenzione e contrasto della criminalità minorile e della violenza contro i minori. Fenomeni che spesso affondano le radici in contesti di fragilità sociale e culturale, in situazioni di povertà materiale ed educativa, che non potranno mai essere risolti esclusivamente attraverso l’azione investigativa e repressiva della magistratura e delle forze dell’ordine, peraltro costrette a operare senza risorse e strumenti adeguati. Chi oggi amministra non può limitarsi a esprimere solidarietà, trascurando poi le proprie responsabilità politiche nel creare le condizioni necessarie affinché queste situazioni di disagio e povertà vengano definitivamente eliminate. È indispensabile garantire che la magistratura, le forze dell’ordine, così come i servizi sociali territoriali, la scuola e tutte le agenzie educative, dispongano delle risorse e degli strumenti necessari per operare efficacemente. Senza queste risorse e senza veri investimenti e politiche mirate a rafforzare l’intero sistema di prevenzione, ogni parola di circostanza rimarrà priva di significato, lasciando la Procura e chi vi lavora sempre più esposti, come evidentemente non possiamo permetterci di fare». Lo dichiara la consigliera comunale del Partito Democratico Mariangela Di Gangi.

Pierro: «La scuola siciliana esprime solidarietà»

«A nome della scuola siciliana esprimo solidarietà e sostegno alla procuratrice dei minori di Palermo Claudia Caramanna. Deplorevoli le minacce che ancora una volta sono state rivolte a una professionista sensibile e coraggiosa impegnata nel contrasto alla criminalità organizzata e al contempo nella tutela dei più giovani da situazioni di rischio e del loro riscatto dal sistema criminale». Lo dice il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro.

 

 

 

 

 

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