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No della Uil all'autonomia differenziata: c'è anche Barbagallo a Palermo per la raccolta delle firme

«Siamo qui per fermare questa riforma insensata che rischia di spaccare il Paese». Lo ha dichiarato Carmelo Barbagallo, leader nazionale della Uil Pensionati ed ex segretario generale della Uil, in piazza Verdi, a  Palermo, per una raccolta firme a sostegno del referendum abrogativo delle norme sull’autonomia differenziata. «In Sicilia - ha aggiunto - una sorta di autonomia differenziata l’abbiamo già sperimentata e abbiamo visto che non ha fatto bene alla Regione. Dividere non è mai la cosa giusta. Noi alla UilP vogliamo unire le generazioni e il nostro Paese, costruito anche grazie alle conquiste dei pensionati e delle pensionate».

In piazza anche i segretari generali di Uil e UilP Sicilia, Luisella Lionti e Claudio Barone, insieme a tutto il gruppo dirigente isolano dell’organizzazione sindacale. «Questa riforma - ha concluso Barbagallo - sarà un disastro per la Sanità, già martoriata. Cosa vogliono fare? Le liste d’attesa differenziate a Nord e a Sud? E le tasse? Un pensionato qui pagherà tasse nazionali diverse rispetto a un suo collega di Milano? E la rivalutazione invece no, quella rimane uguale per tutti. I pensionati, quando devono fare da bancomat, sono uguali dalle Alpi alle Piramidi! Abbiamo già raggiunto le 500 mila firme ma io chiedo a tutti, persone anziane, giovani, lavoratrici e lavoratori: firmate per fermare questa legge ingiusta. Il Paese non può diventare uno spezzatino».

La segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, ha lanciato alla classe politica «una sfida di trasparenza» sugli effetti che produrrà la legge Calderoli: «Ci dicano con quali contenuti vogliono riempire quel contenitore, ancora vuoto, chiamato Lep. I Livelli essenziali delle prestazioni hanno bisogno di risorse, che non si vedono all’orizzonte. Chiediamo chiarezza, per primo al presidente della Regione Renato Schifani al quale avevamo posto la stessa domanda oltre un anno fa quando migliaia di siciliane e siciliani sfilarono a Caltanissetta e sottoscrissero una petizione invitando il governatore a ritirare il suo sostegno a quello che allora era solo un inquietante progetto di riforma e adesso s’è trasformato in incubo per il Paese».

Dalla UilP Sicilia, l’appello del segretario generale Claudio Barone: «Pensionate e pensionati sanno bene quanto sia drammaticamente diversa già oggi tra regione e regione la qualità dei servizi alle persone. Parliamo di Scuola e Sanità, solo per dirne due. I promotori dell’Autonomia differenziata vogliono esasperare queste distanze e renderle irreversibili. Pensano di aiutare così alcune aree del Paese, in realtà lo faranno precipitare ancor di più in una spirale di declino che investirà tutti. I primi a pagare lo scotto di questa aberrazione, comunque, saranno gli anziani. In Sicilia innanzitutto dove la crescita dell’indice di vecchiaia, che soltanto negli ultimi cinque anni è passato dal 154 al 178 per cento, va di pari passo con un aumento di bisogni e legittime aspettative cui vengono garantite sempre meno risposte».

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