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Palermo, un’ampia area dell’Albergheria diventerà pedonale

L'area è quella che va da via Andrea Vesalio a via Giovanni Grasso e che intercetta via Verga, comprendendo il campetto sottostante il grande murale di San Benedetto il Moro, l’ex cinema Edison e la piazza San Francesco Saverio, dalla Chiesa fino a corso Tukory

L'assessore Maurizio Carta

Un’ampia area dell’Albergheria di Palermo diventerà pedonale. Lo ha deciso la giunta comunale su proposta dell’assessore alla Rigenerazione urbana Maurizio Carta. L’area del progetto «Albergheria creativa» è quella che va da via Andrea Vesalio a via Giovanni Grasso e che intercetta via Giovanni Verga, comprendendo il campetto sottostante il grande murale di San Benedetto il Moro, l’ex cinema Edison e la piazza San Francesco Saverio, dalla Chiesa fino a corso Tukory.

«L’ordinanza attuativa della delibera sarà predisposta nei prossimi giorni - afferma Carta - e potrà essere eseguita rapidamente. Verranno anche collocati gli arredi. Entro settembre la pedonalizzazione sarà attuata». «Verrà effettuata una generale revisione della zona a traffico limitato per ridurre il carico veicolare dell’area e la sosta senza regole - si legge nella delibera - ci sarà una zona pedonale davanti alla chiesa di San Francesco Saverio a protezione delle attività della parrocchia, come richiesto più volte dal parroco durante i sopralluoghi. Verrà delimitata l’area del mercato regolamentato con il coinvolgimento dei mercatari storici». È prevista l’istituzione «di un’area di rispetto attorno al Cinema Edison per garantire il decoro del luogo accademico e la sicurezza delle studentesse e degli studenti e per consentire lo svolgimento delle attività culturali anche nelle ore serali».

«Operazione ad alto impatto sociale»

Il sindaco Lagalla e l’assessore Carta spiegano che «si tratta di una operazione ad alto impatto sociale, culturale, economico e di sicurezza, che intende far tornare questa pregiata zona della città un attrattore di bellezza e creatività, ma anche un luogo che innova i processi di responsabilizzazione sociale degli abitanti più fragili, accompagnandoli nel percorso di regolamentazione delle loro attività. Non bastano più solo interventi di raccolta dei rifiuti e aumento del controllo del territorio per scacciare e sanzionare i venditori abusivi e, soprattutto, quelli di merce di provenienza illegale. Dobbiamo agire con un’azione politico-urbanistica che agisca sullo spazio pubblico, sulle fragilità sociali, sui comportamenti, sull’abbellimento e arredo dei luoghi e sulla igiene pubblica. Solo così l’Albergheria potrà sprigionare la sua straordinaria energia e non essere più solo oggetto di desolanti cronache sul suo degrado. Non è più tollerabile una situazione di impunità e degrado che sfregia un’area così importante della città e che la rende insostenibile sia per chi vi abita sia per chi ha intenzione di migliorare le attività commerciali per intercettare turisti e fruitori attratti anche da un mercato dell’usato che possa somigliare alle migliori esperienze italiane e internazionali».

«Negli ultimi tempi - continuano - molte iniziative sono sorte, come il cineforum, gli eventi natalizi, le luminarie d’artista, e altre ne nasceranno agevolate da un ambiente sicuro, pulito e regolato per poter esprimere tutta la loro creatività. L’attuale pedonalizzazione consentirà di far nascere altre iniziative e renderà il quartiere attrattivo e sicuro, restituendogli tutta la bellezza che la storia gli ha donato».

E aggiungono: «L’Albergheria è un quartiere di enorme bellezza latente e diffusa che deve risorgere dalla coltre di problemi che lo hanno afflitto negli ultimi anni anche per colpa di venditori di merce illegale che lo hanno invaso, mettendo in crisi anche i mercatari storici che hanno avviato un complesso ma importante percorso di regolarizzazione verso un mercato del libero scambio. Consideriamo questo progetto-pilota importante anche come esempio per interventi similari negli altri quartieri connotati dalla presenza dei mercati storici».

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