I Comuni siciliani denunciano i costi troppo alti per la gestione dei rifiuti. «Sul fronte dei rifiuti paghiamo - ha detto il presidente Anci Sicilia, Paolo Amenta, a margine dell’assemblea dei soci che si è tenuta ieri, 8 luglio, a Palermo - soprattutto la dimensione dei sovraccosti e l’impossibilità a conferire nelle varie discariche. Abbiamo già fatto un ricorso all’Antitrust, e abbiamo commissionato un lavoro per fare emergere che in Sicilia il costo della gestione dei rifiuti è tre volte superiore rispetto alle altre regioni d’Italia. Proveremo a lanciare ancora una volta il messaggio di come organizzare il sistema dei rifiuti perché siamo senza impianti di prossimità. Il paradosso è che avevamo detto ai cittadini “più aumenta la differenziata più bassa sarà la tariffa” e invece sta accadendo il contrario. Se alziamo la differenziata non avendo poi le piattaforme dove valorizzare il riciclo, rischiamo di far costare sempre di più la gestione dei rifiuti».
Sulla questione rifiuti è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle. «Gli inceneritori - ha detto il vicepresidente vicario dell’Assemblea regionale siciliana Nuccio Di Paola intervenendo all’assemblea dei sindaci dell’Anci Sicilia - non risolvono il problema. Aldilà del fatto che rappresentano una tecnologia inquinante, costosa e obsoleta, ma nella migliore delle ipotesi, saranno operativi tra 7, 8 anni. Cosa facciamo in questi anni dei rifiuti? Continuiamo a mandarli all’estero con costi esorbitanti per i siciliani o realizziamo gli impianti di prossimità che chiedono i sindaci a gran voce, mentre la Regione Siciliana invece si oppone con lentezza e burocrazia? Nel frattempo la tassa sui rifiuti a carico delle famiglie sta aumentando in maniera insopportabile e la spazzatura abbonda per le strade. Siamo pronti a portare le istanze dei primi cittadini a Sala d’Ercole a gran voce». Secondo Di Paola, «il presidente della Regione Schifani deve occuparsi dei reali problemi dei territori, ascoltare i sindaci e agire secondo la volontà dei cittadini».
Nel video la dichiarazione rilasciata all'Italpress da Paolo Amenta
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