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Rientra il caos scrutatori a Palermo, da coprire gli ultimi 5 seggi su 601

Solo nella tarda mattinata di oggi, sabato 8 giugno, si è riusciti a far rientrare la situazione in varie sezioni della città. Il compenso sembra essere uno dei motivi principali della rinuncia all'incarico

Pur tra mille difficoltà a Palermo la definizione dei seggi può considerarsi chiusa. Scacciati dunque i fantasmi delle elezioni amministrative 2022, quando gli elettori si ritrovarono in grave difficoltà e in migliaia furono costretti a votare in extremis a causa delle gravi assenze di presidenti di sezione e scrutinatori. Ruolo, questo ultimo, che anche in questa questa tornata elettorale europea è sembrato latitare: in quasi tutte le scuole si sono registrate decine di assenze ed è partita la caccia allo scrutinatore attraverso telefonate ad amici e parenti e sui social. Tantissimi i post pubblicati da presidenti di seggio che invitavano i propri amici e followers a farsi avanti e dare una mano per questa mini maratona di tre giorni.

L'assessore ai Servizi demografici ed elettorali Dario Falzone, che sta coordinando questa corsa contro il tempo per coprire tutti i buchi, assicura: «Al momento mancherebbero all'appello solamente 5 seggi su 601».

A Borgo Nuovo, nel plesso Filippo Raciti in via Alia, su sei sezioni alle 10 di questa mattina mancavano ancora circa 8 scrutinatori e si attendeva il possibile sostituto di un presidente che aveva presentato il proprio rifiuto. E chi ha provato a dare una mano si è visto anche ostacolato dalla legge: «Sono venuto qui - racconta Antonino Bonsignore, davanti al plesso Raciti - perché mi avevano segnalato l’assenza di scrutatori. Ma purtroppo essendo di Monreale mi è stato detto che non potevo farlo e quindi sto andando via». Problemi anche nella scuola La Masa in via Giuseppe La Masa dove «fin dalle 7 del mattino - spiega Andrea Russo, presidente di sezione - ci sono state difficoltà che si protraggono ancora ora. I seggi si stanno costituendo adesso: il processo va a rilento ma pensiamo che per le 15 saremo pronti. Perché queste difficoltà? Tutti lamentano la questione relativa alla paga: è un grande deficit ma c’è anche una responsabilità istituzionale, perché anche gli uffici competenti avrebbero potuto chiamare più gente. Le liste ci sono. Invece si affidano molto ai volontari».

E proprio il compenso sembra essere uno dei motivi principali di questo grande vuoto difficile da colmare: «Il pagamento è veramente basso, parliamo di circa 3 euro l’ora - sottolinea Cristoforo Alvich, presidente di seggio nel plesso Alaimo in via del Fervore -, una cifra che ha fatto in modo che in molti abbiano desistito. Causando gravi conseguenze. Devo essere sincero, in passato erano i presidenti di sezione ad assentarsi, oggi invece abbiamo riscontrato un grave problema per gli scrutatori, abbiamo avuto una scopertura dell’80%. Abbiamo dovuto provvedere alle sostituzioni attingendo alle nostre conoscenze».

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