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Contributi regionali, bandi per 106 milioni in una sola settimana prima del voto

Dagli assessorati via libera ai provvedimenti: si va dal bonus bebè ai fondi destinati a chi ha subito danni per i roghi. Finanziamenti aggiuntivi per le imprese

Volendosi limitare soltanto all’ultima settimana il conto sfiora è di 106 milioni. E dentro c’è di tutto: dai fondi per assegnare il bonus bebè a quelli per coprire parte dei danni subiti dalle imprese colpite dagli incendi del 2023 passando per i contributi a varie categorie di aziende, in primis quelle agricole.
È la sintesi di una valanga di bandi che gli assessori, soprattutto i più impegnati in campagna elettorale, hanno firmato a pochi giorni dalle elezioni europee dell’8 e 9 giugno.
E, malgrado la cifra messa sul tavolo sia altissima, va detto che per i provvedimenti più attesi il budget è molto limitato e servirà a finanziare una minima parte delle domande pervenute o che perverranno. È il caso, soprattutto, dei fondi destinati agli allevatori danneggiati dagli incendi del 2023: la Protezione Civile ha appena pubblicato la graduatoria che premia una cinquantina di beneficiari con importi anche di poche migliaia di euro e per un totale di appena 328.176 euro. Potevano essere di più, 532 mila euro, ma una parte dei beneficiari è risultata non in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dunque ha perso gli aiuti.
Il bonus bebè andrà invece a 1.444 famiglie per altrettanti bambini nati o che nasceranno entro la fine del 2024. L’assessorato alla Famiglia, guidato dalla cuffariana Nuccia Albano, ha pubblicato il bando che dà il via alle domande. Ovviamente ci saranno due graduatorie: quella per i nati nella prima metà dell’anno e quella per i bimbi arrivati nella seconda metà. Il budget però è unico: appena 1.443.709 euro e poiché il bonus vale mille euro a neonato il calcolo dei beneficiari è presto fatto. Il bando, tra l’altro, premia le famiglia con redditi piuttosto bassi: è necessario presentare un Isee non superiore a 3 mila euro. Le domande vanno presentate presso l’ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza.
L’assessore alle Attività Produttive, Edy Tamajo, ha invece avviato la fase di valutazione delle mille domande che altrettante aziende hanno presentato in primavera per accaparrarsi una fetta dei 26 milioni stanziati per il cosiddetto Fondo Sicilia: si tratta di contributi a fondo perduto per il 90% destinati a neo imprenditori che vogliono investire nell’Isola. Ogni progetto può ricevere dai 50 ai 300 mila euro. Ma, e qui sta la novità annunciata a 8 giorni dal voto da Tamajo, la Regione è pronta a mettere sul tavolo fondi ulteriori, provenienti dal Fsc appena siglato dalla Meloni e da Schifani, per triplicare il numero dei beneficiari.
Il compagno di partito e sfidante alle elezioni, Marco Falcone, a sua volta assessore all’Economia ha stanziato invece due milioni due milioni per associazioni e società sportive che gestiscono impianti con piscine energivore per sostenere le spese energetiche relative agli anni 2022 e 2023: sul sito dell’Irfis FinSicilia è già disponibile l’avviso per chiedere i contributi a fondo perduto.
L’assessore al Turismo, Elvira Amata, anche lei candidata, ha pubblicato la prima graduatoria, provvisoria, per assegnare gli attesissimi contributi alle case di produzione che vogliono girare film in Sicilia (leggete a parte il dettaglio). Mentre l’assessorato all’Agricoltura ha pubblicato una sequenza di bandi c he mettono sul tappeto i budget più alti per i contributi alle imprese agricole. Si tratta di fondi pianificati dall’ex assessore Luca Sammartino, dimessosi dopo l’inchiesta che lo ha coinvolto un mese fa. Ma è la macchina organizzativa leghista rimasta nel gabinetto dell’Agricoltura ad aver spinto sull’acceleratore negli ultimi giorni.
Il primo dei bandi dell’Agricoltura vale 65 milioni ed è destinato a finanziare investimenti per lo sviluppo delle aree rurali portati avanti da «soggetti pubblici e privati che intendono investire per realizzare, adeguare o ampliare la viabilità al servizio delle aree rurali e delle aziende agricole, con l'obiettivo di rendere maggiormente fruibili e attrattive queste porzioni di territorio, spesso colpite dal fenomeno dello spopolamento». Le domande dovranno essere inserite, attraverso il portale del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian), che risulterà accessibile per 120 giorni a partire dal prossimo 10 giugno.
Ci sono poi il bando da 7 milioni che finanzia la promozione sui mercati dei vini siciliani nei paesi esteri. E quello da da 3,8 milioni per le cantine sociali: fondi che serviranno per abbattere il caro-mutui.

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