Palermo, Valditara e il concorso nel giorno di Falcone: «Dal Ministero sforzo enorme, non era possibile spostarlo»
«Credo che lo sforzo enorme del ministero che ha garantito la partecipazione di tutti questi docenti non venga inficiato perché dalle 14,30 alle 15,30, in un’ora in cui non ci sono manifestazioni, si tengano dei concorsi in tutta Italia per dare lavori ai dirigenti scolastici». Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha risposto alle critiche sulla data fissata per la prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici. Parole che arrivano dal Molo Trapezoidale, dove il ministro Valditara ha incontrato le scuole durante la manifestazione Scuola Futura, il campus itinerante del ministero dell’Istruzione per promuovere la formazione sulla didattica innovativa e coinvolgere le comunità scolastiche sulle sfide del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza). La data del concorso coincide con il trentaduesimo anniversario della morte del Giudice Giovanni Falcone (23 maggio), della moglie - anche lei magistrato - e degli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Una decisione che nei giorni scorsi aveva sollevato l’ira dei docenti e della sorella del giudice, Maria Falcone, che aveva lanciato l’appello affinché «il ministero torni sui propri passi e sposti la data per il concorso: il 23 maggio è sacro per la memoria civile dell’Italia». La risposta non si è fatta attendere: «Ho chiesto ai tecnici che hanno fissato la data - ha spiegato Valditara - e mi hanno risposto che era impossibile spostarla perché ci sono la prova Invalsi, gli scrutini e la maturità. Si tratta di un concorso per dare lavoro ai dirigenti scolastici e quindi per rendere più efficienti i nostri istituti». Il ministro ha poi incontrato ragazzi del liceo artistico Catalano, impegnati in una sessione di pittura e i ragazzi degli istituti nautici Buccari di Cagliari di Civitavecchia che hanno dato prova delle loro abilità nel canottaggio, sfidandosi in una gara. «Scuola futura è un segnale importante per Palermo e la Sicilia - ha proseguito Valditara - vogliamo portare all’interno del territorio la conoscenza e l’importanza della scuola, facendo leva sulla sua capacità di innovazione e creatività. Abbiamo operato uno stanziamento di risorse senza precedenti tra Pnrr e fondi ministeriali, di cui 1.6 miliardi di euro destinati alla Sicilia e 200 milioni per Agenda sud con tutte le scuole elementari del territorio coinvolte; 860 milioni saranno invece destinati all’edilizia scolastica». E sui diplomifici «attueremo misure molto importanti in Consiglio dei ministri: è la prima volta che l’Italia affronta questo problema a livello non amministrativo ma legislativo. I diplomifici non saranno più tollerati in futuro, nelle prossime settimane vedrete come le ispezioni che abbiamo avviato daranno risultati interessanti».