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Palermo, l'interrogazione all'Ars del M5S su Castello Utveggio: «Venga aperto e reso fruibile al pubblico»

Per la firmataria Roberta Schillaci «dopo lo scioglimento definitivo della Cerisdi è stato lasciato in uno stato di abbandono e di totale assenza di manutenzione»

Castello Utveggio, sul Monte Pellegrino, a Palermo

«Il Castello Utveggio, importante gioiello della città di Palermo, venga aperto, valorizzato e reso fruibile, sul modello delle altre capitali europee in cui si trovano similari monumenti di pregio storico e artistico. A Lubiana ad esempio vi è un monumento dalle caratteristiche analoghe, che viene valorizzato come attrattore culturale polifunzionale e visitato a sbigliettamento, la Sicilia continua a tenere il castello Utveggio letteralmente parcheggiato in un angolo. Con questa mozione, da oggi la Regione Siciliana non ha più scusanti per non valorizzarlo e renderlo fruibile».

Lo ha dichiarato la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci, prima firmataria della mozione approvata a Sala d’Ercole che prevede iniziative sulla salvaguardia l’integrità del Castello Utveggio di Palermo e alla restituzione del bene alla pubblica fruizione. «Dopo scioglimento definitivo della Cerisdi - ha spiegato Schillaci in Aula all’Ars - il castello è stato lasciato in uno stato di abbandono e di totale assenza di manutenzione, rimanendo per anni inutilizzato. Nel 2019 la Regione ha pianificato una serie di interventi di ripristino infrastrutturale riguardanti anche i locali della foresteria e il fabbricato rurale attiguo ed i giardini esterni, nonché un intervento di efficientamento energetico attraverso il Po Fesr 2014-2020 di 5 milioni di euro di cui non sappiamo se ed in che modo siano stati impiegati per tale scopo. Anche questo aspetto sarà oggetto di un’interrogazione parlamentare. Purtroppo le recenti dichiarazioni del presidente della Regione sulla possibile destinazione del Castello quale eventuale sede dell’Amla, ovvero l’istituenda Autorità Antiriciclaggio dell’UE, non ci convincono perché renderebbero tale struttura ancora interdetta alla fruizione pubblica. La Regione Siciliana assuma, quindi con estrema urgenza, tutte le iniziative necessarie per salvaguardare e valorizzare il Castello ed il suo parco», conclude la deputata.

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