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Concretezza e attenzione al territorio, a Palermo i candidati di Forza Italia raccontano la loro Europa

In vista delle elezioni Europee dell'8 e 9 giugno, il partito di Berlusconi ha illustrato i propri obiettivi nella giornata della presentazione ufficiale della lista del collegio Sardegna-Sicilia

«Con un PD ormai schiacciato totalmente verso le posizione dei 5 Stelle, una Lega non fa più presa sul territorio e Fratelli d’Italia che va sempre più a destra, è normale che Forza Italia continui a cresce». Forza Italia presenta ufficialmente la propria corsa alla campagna europea all’hotel Cavalieri in piazza Sant’Oliva a Palermo e prova a far valere il proprio peso, forte di un consenso «sempre più in crescita», sottolinea Edy Tamajo, assessore alle Attività produttive e tra i candidati insieme a Caterina Chinnici, Margherita Rocca Ruvolo, Massimo Dell’Utri (assente perché in Sardegna), Marco Falcone (assessore all’Economia) e Bernadette Grasso. Proprio sulla Chinnici, sferzata dalle polemiche sul suo inaspettato cambio di casacca al termine delle elezioni regionali del settembre 2022, è intervenuto il coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso, svelando perché «la Sicilia è l’unica circoscrizione in cui non si è candidato il segretario Antonio Tajani come capolista: è stata valorizzata una deputata già presente in Europa che porta con sé una memoria importante». Il partito fa quindi squadra e fronte comune nella difesa del nome della figlia del magistrato ucciso da cosa nostra, attaccata dalla sinistra ancora ferita da quello che è stato vissuto come un vero e proprio tradimento. E che ha sciorinato tutto il suo curriculum europeo individuando tra i temi fondamentali «la tutela dei fondi europei - ha sottolineato Chinnici - bisogna stare attenti ad eventuali errori o infiltrazioni della criminalità organizzata. Ho già portato sui territori degli esperti e lo continuerò a fare, affinché la commissione sia vicina alla Pubblica amministrazione e ai privati».

Parola d’ordine per la campagna europea concretezza e attenzione alle istanze del territorio A livello nazionale, il segretario Antonio Tajani aveva individuato la doppia cifra come obiettivo, «qui in Sicilia la lista ha ambizioni importanti - ha proseguito Caruso - perché la valenza dei candidati esprime la nostra volontà di dare agli elettori la facoltà di scegliere rappresentanti in grado di far valere in Europa le istanze della Sicilia. Questa regione - aggiunge il coordinatore regionale - ha sempre dato un gran contributo ai risultati di Forza Italia, grazie a un’importante tradizione moderata: per scaramanzia non voglio dire prima a che numero vogliamo arrivare, ma sicuramente avremo la possibilità di superare la doppia cifra e faremo il massimo per dare un risultato di livello al nostro partito». «L’Europa ha bisogno di una forza moderata - ha aggiunto Bernadette Grasso - che si rispecchia nei principi di De Gasperi e Aldo Moro, nella libertà cui richiamava il nostro fondatore Silvio Berlusconi. Lo dobbiamo ai nostri ragazzi: l’Europa ha bisogno di una forza politica importante che si racchiude nel Ppe». Tra i presenti spicca l’assenza di Dell’Utri, «in Sardegna per la campagna elettorale», ha spiegato Saverio Romano, coordinatore di Noi Moderati. «Non è una lista di scopo - ha aggiunto - ma un progetto politico che ci vede presenti oggi, domani e nel nostro futuro». Falcone ha invece richiamato l’attenzione sulle sfide future, «che vedranno il Ppe probabilmente coinvolto nella scelta del presidente della Commissione europea e del suo Parlamento. Più Forza Italia è forte, più lo sono i siciliani». «È un lavoro di squadra - ha spiegato Ruvolo, sindaco di Montevago - conoscere un territorio vuol dire conoscere le necessità dei cittadini, portare in giro le istanze del territorio. L’Europa deve essere più vicina al meridione: ci sono temi come l’agricoltura, dove l’Europa ha fatto danni importanti. Su questo tema verte il 40% della sopravvivenza della nostra regione. Così come manca una sanità territoriale e dobbiamo recuperare questo gap».

 

Nel video parla il coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso.

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