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Meno traghetti per le isole minori, sindaci in rivolta

Caronte & Tourist da oggi non effettuerà diverse corse per le Eolie, Pantelleria e Ustica. La riduzione arriva proprio all'inizio della stagione turistica

Un morto e un ferito grave è il bilancio di un incidente avvenuto a bordo di una nave della compagnia Caronte & Tourist, nel porto di Salerno. I due sarebbero stati investiti da un camion che si trovava sulla stessa nave, Salerno, 14 settembre 2023. ANSA

Stop ai collegamenti marittimi integrativi con le isole minori con la conseguenza che si ridurrà la frequenza e la capacità del trasporto dei passeggeri e delle merci. La Società Navigazione Siciliana, che gestisce il settore attraverso i traghetti di Caronte&Tourist, ha comunicato al ministero dei Trasporti e alla Regione di avere sospeso da oggi le corse giornaliere delle 6,30 e delle 21 da Milazzo per le Eolie, quella del giovedì verso Ustica e tre settimanali da Trapani a Pantelleria mentre l’unica risparmiata è stata Lampedusa che è coperta da un regolare contratto.

All’origine della decisione ci sarebbe la mancata chiusura dell’accordo con l’amministrazione regionale: la società, infatti, sostiene di avere assicurato le tratte integrative per circa sei mesi, andando oltre alla scadenza fissata al 29 febbraio di quest’anno, assumendosi anche il carico di pesanti oneri finanziari in assenza dell’atto aggiuntivo che avrebbe dovuto regolarizzare la situazione.
«L’ammontare dei crediti maturati è purtroppo divenuto allarmante – fanno sapere da Sns – e per questo motivo Caronte&Tourist Isole Minori si è vista costretta ad annunciare la sospensione». In realtà il dipartimento siciliano delle Infrastrutture avrebbe inviato da tempo la lettera per sollecitare la possibilità di incrementare le rotte per le isole minori, finanziandole con proprie risorse, ma finora dal ministero non ci sarebbe stata nessuna risposta: «Da parte nostra – dice l’assessore Alessandro Aricò - saremmo pronti a sottoscrivere anche subito il provvedimento per regolare l’attività con Sns ma attendiamo il via libera».

La vicenda risale a ottobre del 2023 quando la società messinese aveva stabilito la cessazione dei servizi perché si era vista sequestrare quasi 29 milioni di euro con il contestuale fermo di tre traghetti, ritenuti dalla magistratura non idonei al trasporto delle persone con mobilità ridotta come disabili e anziani. Dopo il flop della gare andate deserte, la Regione - sulla base di un’intesa raggiunta con il ministero dei Trasporti - aveva quindi trovato una soluzione affidando alla stessa Sns, che effettua le corse per conto dello Stato, pure i collegamenti di sua competenza ma il problema adesso sarebbe a Roma perché la convenzione con lo Stato tarderebbe ad arrivare per motivi burocratici.

Intanto i sindaci degli otto Comuni delle piccole isole siciliane hanno chiesto al presidente della Regione, Renato Schifani, di intervenire per ripristinare le tratte saltate proponendo di convocare un tavolo tecnico permanente. La preoccupazione è alle stelle «per l’incredibile situazione di disagio a cui sono sottoposte le popolazioni isolane – hanno scritto in una nota i primi cittadini di Ustica, Pantelleria, Favignana-Isole Egadi, Lampedusa e Linosa, Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina Salina – e che si ripresenta, ancora una volta con la sua forte drammaticità per le comunità già pesantemente condizionate dall’aumento esponenziale dei prezzi, e in particolare dei carburanti. L’interruzione dei collegamenti integrativi, ormai diventati dopo tanti decenni assolutamente essenziali, che arriva proprio all’inizio della stagione turistica e nel momento in cui avrebbero dovuto riprendere le attività edilizie, a partire dagli interventi previsti del Pnrr Isole Verdi, verrà a determinare uno stato di paralisi e ulteriori danni all’economia, influendo in maniera drammatica sullo spopolamento delle nostre isole».

Per il sindaco di Ustica, Salvatore Militello «questa ulteriore condizione penalizzante non può essere accettata e con tutti gli altri sindaci stiamo valutando il da farsi. Ora di problemi da risolvere ne abbiamo due: uno ministeriale, le tariffe, e l’altro regionale, lo stop servizi integrativi. Una cosa è certa: l’incertezza dei collegamenti che cambiano dall’oggi al domani». La polemica è approdata anche all’Assemblea regionale siciliana con il deputato del M5S, Roberta Schillaci, che porterà la questione della continuità territoriale all’attenzione della quarta commissione: «Non si possono lasciare soli i residenti che già vivono una condizione di difficoltà perché non possono usufruire del loro diritto alla mobilità. E ci saranno anche danni enormi al turismo, e quindi all’economia delle isole minori, perché potrebbero fioccare le disdette dei turisti a causa dell’incertezza sui collegamenti».

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