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Palermo, il deputato Salvatore Giuffrida aderisce alla Dc all'Ars: «Per me unica scelta possibile»

A Palazzo dei Normanni la presentazione ufficiale con Totò Cuffaro, segretario nazionale del partito

«Era l’unica scelta possibile, nasco nel partito nel 1979 fino al 1994 quando Mino Martinazzoli chiude i battenti del partito. Non avevo altra scelta se non quella mia ideale che continuare la mia storia nella Democrazia cristiana». Una scelta che sembra dettata dal sentimento di appartenenza, dunque, quella del deputato all’Assemblea Regionale Siciliana Salvatore Giuffrida, che dal gruppo misto ha aderito al gruppo guidato da Totò Cuffaro.

L’onorevole siede adesso tra i banchi dell’Assemblea dopo che circa un mese fa il tribunale di Palermo ha sancito l’ineleggibilitа all’Ars di Davide Vasta, parlamentare eletto in Sud chiama Nord (nonché sindaco di Riposto), dichiarandolo decaduto. Una vicenda che sembra avere ancora strascichi, nonostante le due sentenze «che mi hanno dato ragione - commenta Giuffrida - io ho subito ricorso, non l’ho fatto: mi sono difeso e la giustizia ordinaria ha chiarito che c’è una situazione di ineleggibilità che è stata acclarata dal giudice di primo e secondo grado». Alla conferenza stampa presso la sala stampa dell’Ars di questa mattina (5 aprile) anche il segretario nazionale della Dc Totò Cuffaro.

Per l’ex presidente della Regione, Forza Italia «è preoccupata dalla crescita della Democrazia cristiana, che ormai in Sicilia ha numeri importanti - dice - e la preoccupazione nasce da questo: c’è il timore che uno dei nostri candidati possa essere eletto al posto di altri». Cuffaro ha poi sottolineato, ancora una volta, la sua non candidatura e commentando la parole del leader di Azione Carlo Calenda: «Il mio nome viene strumentalizzato - attacca - a Calenda riconoscevo tante cose ma negli ultimi tempi ho capito che è molto bravo anche a giocare strumentalizzare vicende che partono da un punto e arrivano ad un punto opposto. All’onorevole Calenda non credo freghi molto di Cuffaro ma usa il mio nome per raggiungere il suo obiettivo, cioè di fare rompere l’accordo di Renzi con la Bonino: credo sia squallida come vicenda».

Nel video Salvatore Giuffrida, deputato Ars Dc e Totò Cuffaro, segretario nazionale Dc

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