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Due villette danneggiate dagli allagamenti a Mondello, il Comune di Palermo condannato a pagare oltre 35 mila euro

Furono inondate durante le abbondanti piogge dell'agosto 2018. I liquami invasero gli immobili, raggiungendo un’altezza di 20 centimetri circa. Erano adibite a case vacanze

Mattia Vitale e Alessandro Palmigiano

Il Comune di Palermo è stato condannato a pagare oltre 35 mila euro come risarcimento danni al proprietario di due villette di Mondello, adibite a casa vacanze, rimaste allagate. Lo ha stabilito il giudice Francesca Taormina della terza sezione del tribunale di Palermo.

La vicenda risale ad agosto del 2018, quando il proprietario dei due edifici ha subito gravi danni nelle sue strutture turistiche. Le abbondanti piogge del 21 e 23 agosto 2018, non smaltite dalla fognatura, hanno prima allagato le strade e poi hanno inondato i due appartamenti. In entrambe le occasioni, i liquami hanno invaso gli immobili ed hanno raggiunto un’altezza di 20 centimetri circa rispetto alla pavimentazione. La vicenda ha causato danni alle ville, ai giardini circostanti e ai mobili, oltre che perdite economiche per non aver potuto più affittare le case vacanze in un periodo di alta stagione. Gli ospiti delle strutture, peraltro, sono stati costretti ad abbandonare gli immobili.

Il proprietario, assistito dagli avvocati Alessandro Palmigiano e Mattia Vitale, ha fatto ricorso al presidente del tribunale di Palermo. Poco meno di un anno dopo, il tribunale ha nominato un consulente tecnico d’ufficio per accertare i danni. Dalla perizia è emersa «l’insufficiente capacità di smaltimento delle acque per tramite della rete di canalizzazione delle acque del Comune, circostanza, questa, che ha causato i danni riportati alle due villette, nonché gli ulteriori danni imputabili alla mancata locazione delle stesse».

«L’inerzia della pubblica amministrazione, che, anche dopo alcune sentenze, continua da tanti anni a non porre rimedio a situazioni per le quali ha uno specifico obbligo di vigilanza, non può gravare sui cittadini - ha commentato Alessandro Palmigiano, managing partner dello studio legale -. Auspico che il caso serva per una programmazione delle opere fognarie necessarie affinché vicende simili non si verifichino ancora, con costi altissimi per tutti noi cittadini».

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