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Ustica, il consiglio comunale non revoca la cittadinanza a Benito Mussolini

L'opposizione aveva proposto di eliminare il riconoscimento concesso cento anni fa al dittatore e ad altri quattro gerarchi fascisti, ma la maggioranza ha deciso di non mettere al voto la richiesta

Porticciolo di Ustica

Il Consiglio comunale di Ustica, a maggioranza, ha deciso di non revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. «Ho appreso dal capo dell’opposizione, il consigliere Diego Altezza, che proprio ieri il consiglio ha deciso di non votare la revoca della cittadinanza onoraria di Benito Mussolini - sottolinea in una nota il deputato regionale Ismaele La Vardera e capogruppo all’Ars di Sud Chiama Nord -. Andrò a parlare con il sindaco, Salvatore Militello, vicino a Fratelli d’Italia per capire se nella sua cittadina vige ancora il regime o meno. La politica è fatta anche di azioni simboliche tutto il gruppo di minoranza con i consiglieri Altezza, Natale e Ailara aveva chiesto di togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, e il consiglio riunitosi ieri ha deciso di non trattare il punto all’ordine del giorno. Non mi resta che venire ad Ustica per spiegare a Militello che la Costituzione italiana su cui ha giurato dice che l’Italia è antifascista».

Sulla vicenda è intervenuto, tra gli altri, anche Frank Ferlisi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, a Palermo. «L'amministrazione comunale di Ustica - dichiara -, dopo avere tentato di impedire l’intitolazione del plesso della scuola dell’infanzia ad Antonio Gramsci, si oppone alla revoca della cittadinanza onoraria al dittatore fascista Benito Mussolini. Questi atti di revisionismo storico sono pericolosi e segnano un evidente tentativo di cancellare i valori costituzionali su cui è fondata la nostra Repubblica. È evidente che queste scelte nefaste vengano implicitamente sostenute dal clima politico di destra che sta attraversando il Paese. In Italia, purtroppo, ci sono tanti comuni che hanno conferito la cittadinanza onoraria a Mussolini. Invece di lasciare la revoca di questa nefandezza alla sensibilità degli amministratori locali, sarebbe necessaria una legge. Auspichiamo che il Parlamento possa legiferare in tal senso, revocando la cittadinanza onoraria conferita a Mussolini da tutti i comuni d’Italia. Sarebbe un atto di giustizia, in attuazione della Carta Costituzionale».

Arriva la replica di Leonardo Cannilla, presidente del consiglio comunale di Ustica. «Dopo la richiesta della minoranza e dopo l'inserimento all' ordine del giorno dell'argomento da trattare, si è potuto verificare che nel 2006 nel rifare totalmente lo statuto comunale e nell'aggiornare l'Albo del conferimento della cittadinanza onoraria, si è potuto evidenziare che il nome di Benito Mussolini non veniva più menzionato nello stesso albo. Pertanto in aula il nostro capogruppo ad inizio del punto ha evidenziato che non essendoci più menzionato il nome di Benito Mussolini, ha sottoposto posto al consiglio una pregiudiziale che non vi era più bisogno di trattare l'argomento. Il consiglio a maggioranza dei consiglieri ha condiviso la pregiudiziale votando a favore e non trattando più l'argomento. A maggior chiarimento, il nostro regolamento del funzionamento del consiglio comunale all'art. 25 prevede che quando si pone una pregiudiziale essa va posta in votazione».

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