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Disabili gravi, l'Ars approva la legge del caregiver familiare

Il provvedimento vuole riconoscere il valore sociale dell’attività di assistenza e cura non professionale e non retribuita prestata a favore di persone non autosufficienti

L’Ars ha approvato questo pomeriggio, all’unanimità, il disegno di legge per il riconoscimento e la valorizzazione della figura del caregiver familiare.
«Il provvedimento muove dal riconoscimento del valore sociale dell’attività di assistenza e cura non professionale e non retribuita prestata nel contesto familiare a favore di persone non autosufficienti - dice il deputato Mpa Giuseppe Lombardo, primo firmatario di una delle proposte di legge confluite nel testo varato dall’aula - Quella dei caregiver è una rete silenziosa di assistenza che quotidianamente si prende cura di familiari con problemi dovuti all’invecchiamento, a patologie croniche o ad infermità e costituisce espressione del più ampio ed ambizioso progetto di disegnare una società inclusiva, nella quale la centralità della famiglia offre certamente l’approccio terapeutico migliore».
«Il testo offre una cornice normativa regionale al ruolo del caregiver familiare - aggiunge il parlamentare - che accompagna e facilita quanti con amore e spirito di sacrificio si
prendono cura dei propri cari, prevedendo interventi specifici di formazione e accompagnamento utili a sostenere l’importante impegno di cura quotidiana che essi svolgono.
La recente esperienza pandemica ha, per altro, dimostrato quanto sia essenziale supportare l’assistenza specialistica con azioni che contribuiscano a valorizzare il ruolo svolto dalla famiglia nell’assistenza a soggetti fragili per garantire loro una vita di qualità».
«Per questa ragione - spiega Lombardo - abbiamo puntato all’integrazione del caregiver nell’ambito della rete dei servizi socio-sanitari, coinvolgendolo, al pari degli operatori qualificati, nel percorso di valutazione e realizzazione del Piano Assistenziale Individuale del familiare assistito. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo previsto sostegni economici e azioni di supporto formativo, oltre alle iniziative volte ad assicurare la necessaria conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura che costituisce il problema principale con il quale il caregiver è chiamato al confronto quotidiano.
«Con questa legge - conclude - la Regione si pone come antesignana rispetto al legislatore statale, introducendo un percorso di riconoscimento e valorizzazione della figura del caregiver come risorsa attiva nella rete di assistenza alla persona».

Per Giuseppe Laccoto, presidente della VI commissione Salute e relatore in aula del ddl «si tratta di una norma di grande valore sociale che segue quella sullo psicologo delle cure primarie, ambedue esitate con voto unanime dalla commissione dopo ampio dibattito ed approfondimenti».
«Finalmente si giunge al riconoscimento giuridico di coloro che assistono gratuitamente, volontariamente e quotidianamente un parente non autosufficiente: oltre la metà dei casi riguarda l’assistenza di un genitore, circa il 16% riguarda invece un compagno o una compagna - aggiunge - Le attività di assistenza comprendono il supporto affettivo e morale, la gestione della routine quotidiana del paziente, l’organizzazione di visite e terapie e il disbrigo della burocrazia medica, come le pratiche di invalidità e accompagnamento. Sono lieto dell’approvazione della legge che manda un messaggio chiaro di solidarietà autentica e concreta, come Istituzione che ha il dovere di accompagnare, promuovere e sostenere chi aiuta».
«Abbiamo colmato un vuoto legislativo, tutelando e disciplinando un’attività meritoria, sempre più diffusa ed essenziale per l’assistenza di chi non è autosufficiente a causa di disabilità e gravi malattie - sostiene Giusi Savarino, deputata regionale di Fratelli d’Italia - Ci siamo battuti per questa norma fin dall’esame in commissione, consapevoli che si aggiunge ad altre misure importanti come, ad esempio, quelle relative all’assistenza domiciliare integrata e agli assegni di cura. Finalmente il caregiver familiare sarà a pieno titolo un componente della rete di assistenza alla persona e una risorsa riconosciuta e valorizzata del sistema integrato dei servizi sociali e socio-sanitari».

«Riconoscere e supportare la figura del care-giver familiare rappresenta un modo per supportare la vita di migliaia di persone fragili che hanno all’interno della propria famiglia la migliore forma di accudimento e assistenza; significa riconoscere l’alto valore sociale di questa figura, che è a tutti gli effetti parte del sistema di cura delle persone non autosufficienti». Lo dice Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’Ars.
«Con la legge di cui abbiamo approvato l’articolato, la Regione finalmente colma un vuoto e risolve alcuni problemi formali che portavano a diverse interpretazioni sul ruolo che i familiari svolgono nel sostegno alle persone non autosufficienti. Finalmente non vi saranno più incertezze sull’applicazione anche in Sicilia delle norme sull’assistenza e sulla definizione dei Patti di cura - conclude - Siamo particolarmente come Forza Italia per aver contribuito alla definizione di questa norma e alla sua approvazione».

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