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Al Comune di Palermo non c'è il numero legale: rinviata l'approvazione del bilancio di previsione

Le opposizioni abbandonano l’aula e la maggioranza non riesce a mettere all’ordine del giorno il Documento unico di programmazione propedeutico per l'ok al rendiconto finanziario

Palazzo Comitini (via Maqueda)

Le opposizioni abbandonano l’aula e la maggioranza non riesce a mettere all’ordine del giorno il Documento unico di programmazione propedeutico all’approvazione del Bilancio di previsione del Comune di Palermo. Nella sala Martorana di Palazzo Comitini oggi sono rimasti solo 18 componenti dei gruppi che sostengono la giunta presieduta dal sindaco Roberto Lagalla. Per garantire i lavori dovevano essere presenti in 21. I 13 consiglieri della minoranza erano usciti fuori dall’aula.

Il presidente del consiglio Giulio Tantillo ha rinviato la seduta a domani respingendo la proposta del consigliere Giuseppe Milazzo (FdI) che aveva tentato di salvarla chiedendo la riunione dei capigruppo. Ma Tantillo ha constatato che la maggioranza non aveva i numeri per imporre la tabella di marcia programmata.

«Cosa grave perché era stata proposta la discussione su un atto importante per la programmazione futura alla presenza del Collegio dei revisori e si era in attesa dell’arrivo dello stesso sindaco» dice Ugo Forello di Oso, che in aula ha parlato a nome di tutte le opposizioni. «Il Consiglio comunale non funziona per responsabilità della maggioranza - sostiene Forello - si stava aprendo una discussione su un atto politico importante ma mancavano i consiglieri di maggioranza. Il sindaco non sta dimostrando di aver polso nei confronti dei partiti. Questa è una sindacatura debole».

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