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Capaci, il sindaco Puccio dal prefetto dopo l’esposto dei cittadini: «Schiamazzi notturni, ma meno reati»

La risposta al Comitato che ha invocato maggiore sicurezza. «Singolare che non sia stato mandato a me», dice il numero 1 dell'amministrazione comunale

I controlli nella movida sono sempre i benvenuti. Ma parlare di allarme criminalità a Capaci è una forzatura, secondo il sindaco Pietro Puccio, fresco di partecipazione al Comitato per l’ordine e la sicurezza, dopo che oltre 170 cittadini hanno inviato un esposto al prefetto Massimo Mariano e al questore Vito Calvino per denunciare una escalation di reati legati al popolo della notte.

Per questo era stato chiesto un rafforzamento della sorveglianza e la installazione di telecamere. Qualche giorno dopo, il comune vicino alla città era stato inserito nei controlli dell’operazione Alto Impatto. Con soddisfazione dei cittadini e del comitato civico: «Per evitare che il tutto venga dimenticato nel tempo, risulta fondamentale e necessario un costante impegno da parte di tutti, cittadini e amministrazione comunale devono collaborare». Un altro appello il comitato civico lo rivolge a tutti i residenti del paese. «Lo Stato è presente - prosegue la nota - ma siamo noi a dover collaborare e tenere alta l’attenzione per riportare la nostra comunità a standard di vita accettabili». Pochi giorni dopo, gli stessi cittadini avevano fatto bloccare due donne che stavano per entrare in una villetta con armi da scasso. Chiamata ai carabinieri e stop al furto.

Ma dell’esposto il primo cittadino è stato informato solo dopo il clamore mediatico (la pubblicazione sul Giornale di Sicilia). «Un fatto singolare che non sia stato mandato a me - spiega Puccio -. Come sindaco, sono la massima autorità di pubblica sicurezza sul territorio. Capaci non vive in uno stato di degrado, anzi. Le fonti del ministero sulla criminalità vedono i reati in calo rispetto al 2022. Tutti ad eccezione dei furti di auto, che è però fenomeno dilagante dappertutto. È vero che la movida porta schiamazzi, ma da qui a parlare di tentati stupri e violenza ce ne passa».

Insomma, per Puccio non c’è un allarme sicurezza. «Abbiamo individuato alcuni ragazzini che fanno pure scherzi, suonando ai campanelli dei condomini nella notte - dice -. Abbiamo convocato i genitori e li abbiamo esortati ad ammonire i figli. Certo, sono atti fastidiosi per i cittadini, ma non si tratta certo di reati». La vera emergenza, in realtà, scatta con la stagione estiva, quando la popolazione di 10 mila abitanti lievita a quasi 50 mila per l’afflusso dei villeggianti e dei fruitori dei lidi. Da anni, spiega Puccio, il Comune ha chiesto il rafforzamento delle pattuglie delle forze dell’ordine. Con sette vigili urbani in servizio e otto carabinieri della stazione monitorare i flussi triplicati e la movida notturna diventa complicato. Tra Isola delle femmine e Capaci c’è un notevole movimento di giovanissimi che frequentano i locali e le discoteche sul lungomare e non sono mancati momenti di tensione tra gli avventori. E anche lì, locali chiusi.

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