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Regionalismo differenziato, a Palermo il primo confronto con studiosi e docenti universitari

Oggi e domani (26 e 27 gennaio) il convegno all’Ars promosso dall’Ateneo e dalla rivista Nuove Autonomie

Gaetano Armao

Mentre s’infiamma il dibattito sul cosiddetto regionalismo differenziato e sui suoi effetti nel Paese, dividendo politica e opinione pubblica, l’Università di Palermo e la Rivista giuridica «Nuove Autonomie» approfondiranno, con studiosi provenienti da diversi Atenei nazionali e un approccio interdisciplinare e comparato, le tematiche che emergono dal disegno di legge e l’impatto sull’ordinamento italiano, alla luce dei principi del regionalismo, a partire da quelli di eguaglianza, solidarietà e coesione.

I lavori iniziati oggi, nella sala Mattarella dell'Ars, con i saluti istituzionali della professoressa Maria Immordino, direttore di «Nuove Autonomie», delle autorità regionali (presidenti della Regione Renato Schifani e dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno), del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, dei Rettori dell’Università di Palermo, Massimo Midiri e della Lumsa, Francesco Bonini, del direttore generale della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso e del presidente dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, sostenitori dell’iniziativa.

Sono previste varie relazioni sui temi che emergono dal testo approvato dal Senato.

La I sessione, «Il regionalismo differenziato tra autonomia finanziaria e unità giuridica ed economica dell'ordinamento», sarà presieduta da Franco Gaetano Scoca (Emerito di diritto amministrativo Università La Sapienza), con gli interventi dei docenti Vincenzo Tondi della Mura (Università del Salento), Francesco Manganaro (Università Mediterranea di Reggio Calabria), Nicola Gullo (Palermo), Lorenza Violini (Milano Statale), Guido Rivosecchi (Padova), Ida Nicotra (Catania), Floriana Cerniglia (Cattolica di Milano), Daniela Mone (Università della Campania L. Vanvitelli).
Dopo un breve lunch, alle 14,30 si aprirà la sessione «Il regionalismo differenziato e le trasformazioni dell'amministrazione italiana», presieduta da Salvatore Raimondi (Università di Palermo), con le relazioni dei docenti Roberto Cavallo Perin (Torino), Edoardo Giardino (Lumsa), Roberto Di Maria (Enna), Margherita Interlandi (Federico II di Napoli), Lorenzo Saltari (Palermo) e Anna Romeo (Messina).

Sabato mattina, con inizio alle 9, il convegno proseguirà con la III sessione: «Il regionalismo differenziato nella prospettiva europea», con Andrea Morrone (Università di Bologna) e le relazioni di Gianluca Gardini (Ferrara), Gaetano Armao (Università di Palermo), Gabriella De Giorgi Cezzi (Salento), Fabrizio Tigano (Messina).

Nella seconda parte della mattinata si terrà una tavola rotonda, “Potenzialità, rischi e aspettative del regionalismo differenziato“, coordinata da Giovanni Guzzetta (Roma Tor Vergata), alla quale parteciperanno parlamentari e esponenti politici: Stefano Pellegrino (capogruppo di FI all’Ars), Annalisa Tardino (segretario regionale della Lega, tbc), Giuseppe Provenzano (deputato nazionale del Pd), Luigi Sunseri (M5S, presidente della commissione Esame delle attività dell’Ue), Franco Piro (Pd), Vito Riggio (Gesap), Raul Russo (FdI).
Le conclusioni sono affidate a Guido Corso (emerito di Diritto amministrativo Università Roma 3).

Il convegno è dedicato alla memoria del professore Francesco Teresi, fondatore della Rivista e sarà trasmesso in diretta streaming su FB e X.

Nella foto Gaetano Armao

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