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Palermo, il sindaco Lagalla condanna l’aggressione omofoba: «Le istituzioni si impegnino contro il degrado sociale ed educativo»

Grande preoccupazione per quanto accaduto in centro città viene espressa anche da M5S, FI, Pd e Cgil

Roberto Lagalla

Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla commenta in un post su Facebook l’aggressione omofoba nei confronti di sei giovani avvenuta ieri (21 gennaio) nel centro della città. «Nessun tipo di violenza - dice - può essere tollerato. Questa mattina ho appreso dei ragazzi aggrediti immotivatamente ieri, mentre stavano passeggiando per le vie del centro cittadino. Quanto accaduto è inaccettabile, a loro rivolgo la mia totale solidarietà e vicinanza».

Il sindaco sottolinea che la sua «amministrazione condanna fermamente ogni forma di discriminazione e omofobia. E mi rifaccio all’invito che oggi l’Arcivescovo Lorefice ha rivolto ai giovani, nel corso della celebrazione in onore di San Sebastiano, invitandoli ad uno stile di vita sano e a comportamenti di tolleranza e rispetto. Un invito che deve essere colto anche da tutte le istituzioni che hanno il dovere di rinnovare, ogni giorno, il loro impegno in azioni di contrasto al degrado sociale ed educativo».

Una condanna per l’aggressione arriva anche dalla senatrice del Movimento 5 Stelle, Dolores Bevilacqua, e dal capogruppo dei Cinquestelle al Consiglio comunale di Palermo, Antonino Randazzo. «Esprimiamo solidarietà a nome del Movimento 5 Stelle al gruppo di giovani aggrediti in centro a Palermo a cui sono stati rivolti insulti omofobi», dichiarano. «Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza - aggiungono gli esponenti del M5S - registrato negli ultimi mesi in città. C’è una reale emergenza sicurezza ed una preoccupante emergenza culturale nel capoluogo siciliano, avallata dalla politica di destra che non investe risorse per le forze dell’ordine e la scuola. In modo particolare, il Sud è stato abbandonato al proprio destino ed è in corso un tentativo di affossare ulteriormente il Meridione con il disegno dell’autonomia differenziata voluto dalla lega e sposato dal governo Meloni che peggiorerà ancora di più le cose».

Ottavio Zacco, consigliere comunale di FI e presidente della VI commissione consiliare chiede di «intensificare i controlli e attivare interventi socio-culturali senza speculazioni politiche. Esprimo piena solidarietà - aggiunge - ai giovani che hanno subito la violenta e ingiustificata aggressione omofoba nel centro storico di Palermo. Un ulteriore campanello d'allarme sul dilagante degrado sociale che sta attraversando la nostra città. Occorre con determinazione l’intervento di tutte le istituzioni, Stato, istituzioni locali, Regione, enti ecclesiastici e delle istituzioni scolastiche. Occorrea investire con maggior determinazioni in azioni di formazione e di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza. La violenza ed in particolar modo quella a sfondo razziale ed omofoba, spesso sono frutto di un forte disagio socio-culturale, non bastano le mere condanne politiche e le isolate azioni repressive».

«Qualche giorno fa - ricorda Sergio Lima della direzione nazionale dem e componente della segreteria regionale del Pd Sicilia - l’aggressione razzista a Piazza Armerina. Ora il pestaggio omofobo, in pieno centro a Palermo, contro un gruppo di ragazzi. Sono solo gli ultimi casi, in ordine di tempo, di una preoccupante recrudescenza di episodi che allarmano. Si respira un clima assai brutto, misto ad una sensazione di impunità che nasce anche da uno sdoganamento di parole, frasi, atteggiamenti. Come se oggi, davanti alla cultura della caccia al diverso, quasi ostentata da alcuni personaggi di un degradato panorama politico, tutto fosse non solo permesso ma quasi giustificato. Liquidare questi episodi come gesti isolati sarebbe un grave errore».

Anche la Cgil Palermo esprime solidarietà ai ragazzi che hanno subito l’aggressione. «Siamo vicini ai sei giovani che hanno denunciato di essere stati insultati per il loro orientamento sessuale - dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e la segretaria Cgil Palermo Bijou Nzirirane - e poi picchiati a sangue e condanniamo l’atto. È l’ennesima episodio di violenza che si verifica nella nostra città, con l’aggravante che si viene attaccati perché omosessuali. Nel momento in cui la società manifesta maggiore apertura verso gli omosessuali e le questioni di genere, ci si aspetterebbe una maggiore convivenza e tolleranza tra gli esseri umani e invece continuiamo ad assistere a Palermo a episodi di discriminazione, di violenza inaudita».

La Cgil rilancia la questione di una maggiore sicurezza e vigilanza. «Gli ultimi episodi di violenza criminale in città, che spesso coinvolgono bande di ragazzi, anche minorenni, ci dicono che non sono fatti occasionali e isolati ma che probabilmente c’è qualcosa che sotto si muove. E questo deve far riflettere – continuano Ridulfo e Nzirirane -. Se aggiungiamo a questo il mancato sviluppo o comunque uno sviluppo distorto, una illegalità diffusa, tollerata e anche giustificata a volte dalle stesse istituzioni, una povertà crescente, capiamo come si possa creare un humus che favorisca le condizioni giuste per l’emergere di fatti criminali. Il traffico di droga, con la diffusione ampissima del crack, per esempio, è uno dei principali nodi irrisolti con cui occorre fare i conti: non è soltanto il disagio sociale a determinare tutto questo. Oltre che sull’aumento delle condizioni di sicurezza, occorre puntare su un vero welfare e su una crescita educativa che accompagni i giovani della nostra città».

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