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Villa Belmonte sarà la sede del Cga, Schifani: «Utilizziamo al meglio il patrimonio pubblico»

Realizzata agli inizi dell'Ottocento per volere di Giuseppe Ventimiglia, principe di Belmonte, è stata dichiarata monumento nazionale dal 1949

Da febbraio la storica Villa Belmonte nel quartiere dell'Acquasanta, a Palermo, sarà la nuova sede del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione siciliana.
«Manteniamo l'impegno che avevamo preso di assegnare al Cga una nuova prestigiosa sede - dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani -, recuperando un bene della Regione da troppi anni inutilizzato e a rischio degrado. Così utilizziamo al meglio il patrimonio pubblico, nell'interesse soprattutto dei cittadini».
Il trasferimento dell'istituzione nella nuova sede sarà graduale, ma l'udienza del prossimo 6 febbraio si terrà già nei locali restaurati della villa. Nei giorni scorsi, l'assessore regionale all'Economia Marco Falcone, alla presenza del presidente del Cga Sicilia Ermanno De Francisco, ha effettuato un sopralluogo al cantiere per definire le ultime rifiniture e programmare la consegna che avverrà nei prossimi giorni. «Abbiamo ristrutturato una fra le più belle ville di Palermo - afferma Falcone - e nei prossimi giorni la consegneremo al Cga, finora ospitato in locali poco funzionali, per assicurarne il funzionamento nel migliore dei modi. Da un lato, recuperiamo uno straordinario patrimonio monumentale e architettonico della Sicilia e della città di Palermo, dall'altro lo destiniamo al massimo organo della giustizia amministrativa e lo restituiamo alla città attraverso l'attività del tribunale. Un ringraziamento va agli uffici del dipartimento Finanze e del Drt che hanno curato l'iniziativa».
Villa Belmonte, realizzata agli inizi dell'Ottocento in stile neoclassico per volere di Giuseppe Ventimiglia, principe di Belmonte, è stata dichiarata monumento nazionale dal 1949. Occupa una superficie di circa 600 metri quadrati e si sviluppa su tre elevazioni. La Regione siciliana ha investito circa sei milioni di euro per il recupero e l'adeguamento dell'intera struttura e per il restauro degli affreschi e dei materiali lapidei, oltre alla manutenzione generale dell'immobile.

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