Domani - 17 gennaio 2024 - sarà l’ultimo giorno per il Consiglio comunale di Palermo per ratificare l’accordo tra Regione e Comune sull’utilizzo dei fondi ex Gescal. Non è bastata la presenza in aula del sindaco Roberto Lagalla, intervenuto in mattinata, per compattare la maggioranza.
La delibera riguarda l’investimento di 62,7 milioni di euro a beneficio di tre quartieri: San Filippo Neri (Zen), Borgo Nuovo e Sperone. I fondi ex Gescal (Gestione case per i lavoratori) erano stati assegnati al Comune nel 2000. L’accordo per la rimodulazione della progettazione era stato siglato il 18 dicembre scorso e deve essere ratificato, pena la decadenza, entro 30 giorni. «Nel nuovo accordo, gli interventi sono stati ridotti da 28 a 20 - ha detto il sindaco Lagalla a Sala Martorana -, è stato necessario tenere conto dell’aggiornamento del prezziario regionale. Abbiamo rimodulato la spesa. È stata data la priorità alle scuole in aree con forte esigenze di riqualificazione. I progetti stralciati potranno essere recuperati con programmi comunitari, nazionali o regionali».
Nell’accordo si prevede l’intervento della Regione con 47,5 milioni (in parte già erogati) e del Comune con 11,2 milioni. Serviranno per strade, piazze, scuole e un parco in via Di Vittorio. Tutto resta sospeso in attesa del Consiglio che si riunirà domani, alle 11, come deciso dal presidente Giulio Tantillo. Dai banchi dell’opposizione si critica l’amministrazione per non aver dato al Consiglio comunale la possibilità di intervenire sulle priorità dei progetti. Critiche sono arrivate da Mariangela Di Gangi (Progetto Palermo), Giulia Argiroffi (Oso), Rosario Arcoleo (Pd) e Antonino Randazzo (M5s).
Caricamento commenti
Commenta la notizia