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Sanità, Schifani dà il preavviso ai manager: entro il 31 gennaio le nomine dei nuovi vertici

Con una circolare dell’assessorato alla Salute i dirigenti in carica vengono invitati a sbrigare solo gli affari urgenti e limitare le assunzioni ai medici

La sede dell'assessorato regionale alla Salute

Superare i veti incrociati sollevati all’interno della maggioranza, aprire il pacchetto da 235 milioni di euro stanziati da Roma e dal precedente governo ma non ancora messi a frutto, mettere a segno gli ultimi step di un cronoprogramma che promette di rivoluzionare tempi ed efficienza del sistema siciliano. In ordine cronologico, sono le prossime tre mosse dell’esecutivo regionale sul fronte sanità, per tre obiettivi da raggiungere a breve e medio termine lungo l’asse di ferro tra il presidente Schifani e l’assessorato alla Salute: nominare finalmente i manager di Asp e nosocomi; aumentare i posti letto disponibili nelle terapie intensive e subintensive, nonché nei pronto soccorso dell’Isola; dare il colpo di coda definitivo alle liste d’attesa, anche attraverso l’attesissimo SovraCup, strumento di cui si parla ormai da mesi.

I manager

Il primo gradino, come noto, si sviluppa soprattutto sul piano politico, ma se a tutt’oggi risulta vano (e forse inutile) avventurarsi in un toto-nomi su chi, nella lista dei 49 «maggiormente idonei» a sedersi sui 18 posti in palio nelle aziende sanitarie e ospedaliere, può spuntarla e in rappresentanza di quale «azionista» di partito, sembra invece certo che Schifani procederà all’assegnazione degli incarichi tra qualche giorno, e comunque non oltre il prossimo 31 gennaio, data di fine mandato per i commissari straordinari oggi in carica. Impensabile, infatti, una ulteriore proroga delle attuali figure, già decretata in autunno per un tecnicismo – mancava l’elenco aggiornato dei direttori sanitari e amministrativi nominabili dai futuri manager generali – ma anche e soprattutto per le tensioni esplose in seno alla maggioranza sulla divisione delle poltrone, sedate in vista della Finanziaria e pronte adesso a risorgere, ma in un clima più gestibile dopo il varo della manovra.

E a conferma che non ci saranno ulteriori rinvii c’è la circolare inviata dall’assessorato alla Salute a tutte le aziende sanitarie, in cui si invitano gli stessi commissari, da qui al 31 gennaio, a sbrigare gli affari urgenti e indifferibili, limitandosi, per quanto riguarda i contratti, solo e soltanto alle assunzioni dei medici vista la carenza di personale che attanaglia l’Isola.

Le aree d'emergenza

Più incerta, invece, è la tempistica del secondo obiettivo: ampliare la rete dei posti letto nelle terapie intensive e gli spazi delle aree ospedaliere di emergenza-urgenza, facendo leva, come detto, sui 235 milioni di euro messi a disposizione da Roma, previsti nel 2021 dal governo Musumeci e solo parzialmente utilizzati durante gli ultimi scampoli della pandemia Covid. Di sicuro, il tema è tra le prime pagine dell’agenda Schifani e dell’assessore alla Salute Giovanna Volo, e sarà al centro dell’incontro tra il dirigente generale per la Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e i vertici di Asp e nosocomi fissato per lunedì prossimo. Altra certezza è che ci vorranno più risorse.

Le liste d'attesa

Intanto, procede il piano ideato dallo stesso Iacolino per abbattere le liste d’attesa, altro tema all’ordine del giorno nella riunione dell’8 gennaio. Finora, nel settore pubblico è stato smaltito il 90% di prestazioni programmate tra il 2020 e il 2022, sia sul fronte delle visite che sul quello dei ricoveri, questi ultimi sforbiciati da 39.506 a 3.479 unità. Numeri, spiega lo stesso Iacolino, «che hanno permesso di liberare spazio anche per il 2023 e il 2024, richiamando pazienti che erano in attesa e scorrendo così gli elenchi. Un’accelerazione che stiamo registrando anche negli ambulatori e nei laboratori privati convenzionati, così come nelle case di cura» dopo le due intese siglate con le associazioni di categorie e i rispettivi decreti firmati in assessorato, con stanziamento complessivo di circa 20 milioni di euro. Restano però forti criticità in alcune aree, soprattutto in endoscopia, endocrinologia e in oftalmologia per le cataratte, dove per esaudire la domanda di salute servono ancora mesi, mentre si attende la realizzazione del nuovissimo SovraCup, la piattaforma regionale in cui andranno a confluire i Cup delle varie province e, cosa mai accaduta prima, le agende delle strutture private accreditate: «noi siamo pronti», assicura Iacolino, «ma bisogna compiere l’ultimo passo, riversando nel sistema i dati e i programmi di tutte le aziende sanitarie. Una data di arrivo precisa? Non c’è, ma contiamo di finire tutto entro Pasqua».

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