Il centrodestra sul concerto di Elodie a Capodanno non si può dire che la pensi allo stesso modo. Dopo la richiesta di accesso agli atti del capogruppo di Forza Italia, Gianluca Inzerillo, per sapere dettagliatamente come sono stati spesi i 456 mila euro del budget, sollevando un vespaio di polemiche nella coalizione, si registra un’altra posizione critica sull’organizzazione, la cui responsabilità politica ricade sull’assessore di Fratelli d’Italia, Giampiero Cannella. Questa volta a essere critica è Sabrina Figuccia, capogruppo della Lega in Consiglio, nonché ex assessore allo Sport. Lo fa con una nota che è per la maggioranza un'altra piccola scossa tellurica.
«Gli abitanti della città sono circa 630 mila, ma a godersi il concerto sono stati appena circa 10 mila concittadini. Un evento purtroppo riservato a poche persone e che ha fatto registrare pure qualche disservizio tecnico di troppo - spiega la Figuccia -. Aver speso poco meno di mezzo milione di euro e non aver neanche previsto la diretta televisiva è stato un grave errore degli uffici, che così hanno privato alla stragrande maggioranza dei palermitani la possibilità di assistere al concerto. Inoltre, come se non bastasse, ci si è messo anche il malfunzionamento degli impianti di amplificazione a complicare la serata e ad innervosire la cantante. Insomma – conclude la consigliera leghista - quello che doveva essere un evento da ricordare, ha invece dimostrato un tasso di approssimazione un po’ troppo alto, che adesso deve trasformarsi in monito a fare meglio e usare maggiore attenzione, soprattutto per rispetto ai contribuenti palermitani».
Fotografia onesta, obiettivamente, ma sembra quasi una nota dell'opposizione. Tanto è vero che immediatamente sono scattate le contromisure. Così come il giorno prima era stato investito della questione il coordinatore regionale degli azzurri, Marcello Caruso, che ha preso le distanze, questa volta a sconfessare le parole della Figuccia arriva il comunicato di Annalisa Tardino, commissario regionale della Lega: «Rinnoviamo pieno sostegno e lealtà al sindaco Lagalla, prendendo le distanze da ogni tipo di dichiarazione resa alla stampa da esponenti del partito in Consiglio comunale non concordate con gli altri componenti del gruppo consiliare (leggi Alessandro Anello, neo assessore, ndr) e, quindi, da considerarsi dichiarazioni a titolo personale».
Una crisi dentro l’altra. Figuccia, naturalmente, non se la tiene: «Mi stupiscono le dichiarazioni del segretario regionale del mio partito come se fotografare criticità evidenti fisse indice di dissenso politico. La politica presuppone, in primis, il rispetto dei ruoli e in virtù della mia carica elettiva, ritengo di avere il dovere di essere garante dei cittadini. Nessuno - ribatte - intende attaccare il sindaco, ma semmai vigilare perché le cose vadano bene nell'interesse dei palermitani. Se c’è qualcosa che non va, non credo che sia producente mettere la testa sotto la sabbia, anzi segnalarla e cercare di migliorarla».
Insomma, in due giorni la maggioranza non ha fornito una prova di coesione. Inzerillo, dal canto suo, non arretra di un millimetro, insiste sull'accesso agli atti chiesto all'assessore Cannella: «Leggo con stupore reazioni a una mia iniziativa che obbedisce al patto con gli elettori su cui la giunta Lagalla è stata eletta: trasparenza e lealtà». La sua, nel partito, è rimasta una posizione solitaria, benché mieta molto successo fra i cittadini scontenti. Lui è un uomo vicino a Edy Tamajo, personaggio che pesa molto dentro il partito per il pacco di preferenze che ha portato in dote. Il potente assessore regionale alle Attività produttive è famoso per mantenere unito il suo gruppo. Interpellato sull'argomento, risponde così: «Gianluca Inzerillo è mio fratello. E i fratelli vanno difesi, anche se a volte in buona fede possono commettere qualche errore».
L’opposizione unita analizza i danni causati dalla disorganizzazione. «Dalla mancata diretta tv dell’esibizione di Elodie, alle inefficienze tecniche che hanno compromesso proprio la sua performance, momento centrale dell’evento, le finalità istituzionali dichiarate dalla giunta cittadina non sono state certamente raggiunte - scrivono i consiglieri di minoranza -. Era proprio la fruizione collettiva, esplicitamente enunciata dalla giunta, uno degli obiettivi dichiarati accettando l’offerta». In un’interrogazione collettiva chiedono di «sapere, nell’attesa che l’assessore Cannella venga a riferire in aula, se l’amministrazione attiva abbia già accertato a chi attribuire i disservizi, se sia stata già avanzata o sia intenzione della giunta procedere con una richiesta di risarcimento e a quanto ammonta la stima di tale risarcimento, ritenendolo un atto dovuto a tutela della città e del bene comune che oggi risulta danneggiato».
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