La fine del 2023 porta un dono agli ultimi lavoratori del bacino Asu/Lsu del Comune di Palermo: la stabilizzazione a 30 ore. Un balzo in avanti molto significativo, passando da 24 a 30 ore settimanali (ma dicendo addio all’incubo dei rinnovi), che ha a che fare con le battaglie sindacali, con i conti di Palazzo delle Aquile finalmente messi in linea e comunque con una situazione di precariato che si trascinava avanti da un quarto di secolo.
Oggi, dalle 9 a mezzogiorno, firmeranno i contratti di assunzione a tempo indeterminato negli uffici delle Risorse umane di via Garibaldi. Si può dire, un fatto storico. Anche per l'amministrazione che, così, chiude una stagione molto lunga di personale a mezzo servizio che finalmente vede coronare il sogno del posto fisso. Attenzione, alcuni di loro sono signori ormai che dovrebbero «vedere» la pensione: ma questi sono i paradossi della realtà occupazionale che si vive a queste latitudini.
«Intanto - commenta il sindaco, Roberto Lagalla - abbiamo raggiunto anche questo risultato che chiude un’epoca. Era stata una nostra priorità fin dall’inizio di questa avventura prenderci cura delle persone che lavorano per fare funzionare la macchina amministrativa. Faccio a queste persone i miei migliori auguri».
Alla firma di oggi ci saranno 26 collaboratori professionali dei servizi generali (ex categoria B), 21 operatori dei servizi generali (ex. categoria A) e 4 collaboratori professionali autisti. La lista doveva essere più lunga e arrivare fino al numero 90. Purtroppo, però, la stabilizzazione si fermerà a 51 persone: 39 rimangono fuori perché o non hanno nemmeno il diploma di terza media oppure hanno carichi pendenti che non consentono l'immissione in servizio.
I sindacati: «Finalmente dopo circa 20 anni si chiude un capitolo buio, queste famiglie potranno festeggiare e pensare a un futuro più sereno».
(Nella foto il sindaco Lagalla con alcuni dei nuovi assunti)
Un servizio completo di Giancarlo Macaluso sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia