Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Regione Siciliana, la maggioranza litiga: la legge finanziaria marcia a rilento fra scontri e rinvii

L'ultima lite su un finanziamento da 4 milioni e mezzo che l’assessorato agli Enti Locali, in mano ai cuffariani, avrebbe voluto gestire in modo autonomo. Fratelli d'Italia ha detto no

Alla fine le votazioni si sono fermate quando fra Fratelli d’Italia e la Dc è scoppiata una lite su un finanziamento da 4 milioni e mezzo che l’assessorato agli Enti Locali, in mano ai cuffariani, avrebbe voluto gestire in modo autonomo. Di fronte all’opposizione dei meloniani, governo e maggioranza hanno deciso di rinviare a lunedì l’esame della manovra della Regione Siciliana in commissione Bilancio all'Ars. E a quel punto i giorni utili per arrivare al varo in aula entro il 29 dicembre diverranno davvero pochi.

La Finanziaria ha vissuto un altro giorno in salita: approvati appena 7 articoli su 40. Perché in commissione Bilancio sono arrivate le norme che stanziano i fondi per i Comuni. E ogni partito ha cercato di ottenere fondi per premiare amministrazioni a sé vicine. «A beneficiare delle maggiori risorse saranno soprattutto amministrazioni legate a doppio filo con alcuni probabili candidati di centrodestra alle elezioni europee»: è l’accusa lanciata dal capogruppo del Pd, Michele Catanzaro, sulla distribuzione delle risorse.

Mentre il compagno di partito Fabio Venezia ha puntato il dito contro le modifiche alla norma che avrebbe garantito i fondi alle amministrazioni impegnate nel fronteggiare gli sbarchi: «Togliere risorse a Lampedusa per distribuirle, senza criterio, a Comuni che poco o nulla subiscono la pressione migratoria è una discriminazione che tradisce la natura clientelare della manovra del governo Schifani. È un vero assalto alla diligenza». Un allarme condiviso dai grillini: «La maggioranza di centrodestra all'Ars ha scelto di penalizzare le città siciliane che vivono in prima linea il fenomeno migratorio, da Lampedusa a Trapani» hanno detto Nuccio Di Paola e Cristina Ciminnisi secondo cui la norma passata in commissione premia invece «Pantelleria, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana e Porto Empedocle, che invece hanno trovato finanziamenti». In realtà un comma successivo dell’articolo che ha visto la luce ieri prevede un altro finanziamento da un milione e mezzo «per mitigare gli effetti negativi del fenomeno migratorio sul turismo» a vantaggio delle Pelagie e delle Egadi. Ma la polemica è tutt’altro che chiusa e la Dc su questo ieri ha minacciato gli alleati: «Se il finanziamento per alleviare i disagi dei lampedusani non verrà ripristinato, noi la manovra non la votiamo» ha detto Carmelo Pace, capogruppo dei cuffariani.

La Dc ha dovuto anche fronteggiare il caso dei fondi per iniziative sociali, culturali e di culto: due articoli, il 4 e 5 del testo base approvato in giunta, stanziano 4 milioni e mezzo che l’assessorato guidato dal cuffariano Andrea Messina potrebbe gestire con ampi margini di manovra. Ed è questo che non è piaciuto a Fratelli d’Italia, che teme interferenze con le misure gestite dagli assessorati ai Beni Culturali e al Turismo (affidati ad altrettanti meloniani). Lo scontro è stato lungo su queste due norme, al punto che sono state accantonare e verranno votate per ultime in commissione, probabilmente martedì poco prima di spedire il testo in aula.

Per il resto il governo ha incassato il via libera alle norme che sbloccano i fondi per i rinnovi contrattuali dei dipendenti. E soprattutto ha incassato il via libera a una norma che stanzia 40 milioni per creare un fondo a cui i Comuni possono accedere per finanziare gli incarichi di progettazione quando devono partecipare a bandi, soprattutto del Pnrr. Per l’assessore Marco Falcone questa norma «rappresenta un ulteriore e concreto sostegno che la Regione offre ai Comuni. Destiniamo ben 40 milioni al Fondo per le spese di progettazione delle amministrazioni locali, ripartiti per il 40% in parti uguali e per il restante 60% mediante criterio demografico. Assicuriamo così ai Comuni le risorse per poter competere al meglio nell'aggiudicazione di finanziamenti comunitari». È una norma spinta anche dalla Lega, che con Marianna Caronia sottolinea che «l’emendamento sul Fondo per la progettazione prevede un limite massimo di assegnazione pari a 200 mila euro per i Comuni più grandi. Significa, ad esempio, che Palermo potrà contare su risorse utili nell’immediato».

La commissione Bilancio tornerà a riunirsi lunedì. E la tabella di marcia prevede di votare lì fino a martedì. Poi dalla fine della prossima settimana dovrebbe toccare all’aula, con l’obiettivo di arrivare al traguardo fra il 23 e il 29 dicembre. In un clima però di grande tensione che poco spazio lascia alle previsioni.

Caricamento commenti

Commenta la notizia