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Regione Siciliana, per il bilancio è quasi fatta: manca solo la norma tecnica per coprire 163 milioni

Il governo depositerà un emendamento, poi il voto finale. Da Roma il decreto per la sicurezza dei conti dell'Isola

Sala d'Ercole, l'aula dell'Assemblea regionale

Manca l’ultimo tassello per l’ok definitivo al bilancio della Regione, esaminato questo pomeriggio (5 dicembre) all’Ars. La commissione Bilancio di Palazzo dei Normanni oggi ha approvato quasi tutto, rinviando il voto definitivo a domani per dare modo al governo di depositare un emendamento tecnico per la copertura di 163 milioni di euro: si tratta di 90 milioni per il minore trasferimento dello Stato alla Regione dovuto alla riduzione da 4 a 3 delle aliquote Irpef (saranno coperti da 70 milioni in precedenza accantonati come quota di disavanzo e 20 milioni recuperati da altri capitoli del bilancio) e la restante cifra come maggiore compartecipazione della Regione alla spesa sanitaria, poiché da Roma sono arrivare maggiori fondi rispetto al previsto.
«Stiamo procedendo secondo la tabella di marcia, domani come previsto la commissione approverà il bilancio della Regione», dice l’assessore all’Economia Marco Falcone.

Da Roma per la Regione arriva una buona notizia. «Oggi - comunica il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, ex presidente della Regione - in Consiglio dei ministri abbiamo approvato un decreto legislativo che interviene sulla sicurezza dei conti siciliani, restituendo serenità alla Sicilia. È la riprova della importanza che il governo Meloni riconosce alla nostra isola. Un governo amico dei siciliani e di chi oggi li amministra. Non è stato lo stesso negli anni scorsi. Lo sanno dalle parti del Pd che ha impedito di varare provvedimenti analoghi entro il 31 dicembre del 2020, esponendo la Regione e la sicurezza dei suoi conti pubblici. Anche grazie a questo risultato e alle risorse stanziate per tempo dell’accordo sulla finanza pubblica si potrà approvare la legge di stabilità entro l’anno».

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