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Palermo, una cittadella dell'artigianato in piazzale Ungheria: è il primo passo per il recupero dello spazio

L'Amat dovrà cedere una parte degli stalli per il parcheggio. Il Comune cerca inoltre immobili che possano ospitare spettacoli, per offrire all’area una sala per concerti, conferenze e attività teatrali, anche in collaborazione con il Massimo

I portici degradati di piazzale Ungheria (foto di Alessandro Fucarini)

Il recupero dei portici di piazzale Ungheria, a Palermo, passa dall’allestimento di una sorta di fiera natalizia dell'artigianato e costerà all’Amat la rinuncia a una parte degli stalli del parcheggio a pagamento, con relativo ristoro da parte dell’amministrazione comunale. «Su impulso del sindaco Lagalla e rispondendo alle numerose richieste di intervento del Comitato Piazzale Ungheria - si legge in un comunicato degli uffici municipali - è stato avviato un complessivo progetto di recupero di piazzetta Mariano Stabile e dei portici di piazzale Ungheria. Già l’Ufficio del centro storico sta procedendo a un progetto di recupero delle parti degradate e pericolanti del porticato di piazzetta Mariano Stabile e, successivamente, dei portici di piazzale Ungheria».

La Fiera di Natale è il primo passo. Nella nota si legge infatti che «nell’immediato, e per dare risposte concrete agli esercenti e residenti dell’area, nonché agli acquirenti e ai turisti che numerosi affolleranno il centro, verrà realizzata dal Comune di Palermo insieme a tutte le associazioni di categoria dell’artigianato (Confartigianato, Cna, Confesercenti, Sicilianissimo, Alab e Artigianando) una grande “Cittadella dell’Artigianato” a partire da dicembre che coinvolga una parte di via Magliocco (senza occuparla interamente per consentire ai negozi e alle attività di ristorazione di non essere occlusi), piazzetta Flaccovio, una parte di piazzale Ungheria (a partire dai portici di via Ruggero Settimo) e piazzetta Mariano Stabile con stand espositivi, addobbi, arredi floreali e illuminazioni, compreso un piccolo spazio eventi musicali e culturali, da svolgere anche in collaborazione con il Comitato Piazzale Ungheria, già molto attivo per l’animazione culturale dell’area».

L’Amat, la polizia municipale, la Rap e l’Amg e altri soggetti saranno coinvolti per garantire sicurezza, pulizia e illuminazione adeguata dell’area in modo da renderla attrattiva per i cittadini e i turisti che vogliano godere della bellezza dell’artigianato storico e innovativo che sarà esposto nella cittadella. La concentrazione di tutti gli stand espositivi dell’artigianato locale in un’unica sede consentirà di non impegnare altre piazze o spazi pedonali, riservandoli ad altre attività o lasciandoli liberi per passeggiare o sostare. In una lettera inviata all'Amat, all'Ufficio traffico e al Suap gli assessori Carta (Rapporti con Amat) e Forzinetti (Attività produttive) spiegano poi che per consentire la collocazione di tutti gli stand è necessario utilizzare una porzione del parcheggio gestito dall’Amat pari a circa 78 stalli che verranno sottratti fino all'8 gennaio 2024 all’uso a parcheggio, contando sulla disponibilità della partecipata, si legge nella missiva, a «essere prezioso partner dell’iniziativa. Pertanto, si dà mandato agli uffici preposti di istruire la procedura per poter sospendere l’utilizzo degli stalli che saranno precisati in apposita planimetria per tutto il periodo dell’iniziativa, i cui mancati introiti verranno compensati ad Amat nella misura utilizzata per l’utilizzo degli stalli per i dehors, cioè nella misura del costo di un abbonamento mensile per ogni stallo. Certi che Amat condivida tale iniziativa e che ne agevoli l’attuazione diventandone partner e che gli uffici adempiano con sollecitudine al presente indirizzo, si chiede che nel più breve tempo possibile vengano completate le pratiche correlate e venga apposta la segnaletica».

«La rinascita di piazzale Ungheria è sempre stata una mia priorità – dichiara Lagalla – e per realizzarla ho ritenuto indispensabile costruire una efficace sinergia tra i diversi portatori di interesse dell’area. Per questo ho dato indirizzo agli assessori Carta e Forzinetti di lavorare insieme al Comitato Piazzale Ungheria, alla VI Commissione Consiliare, alla VIII Circoscrizione e alle associazioni di categoria dell’artigianato per definire un piano d’azione congiunto che, in occasione delle manifestazioni natalizie, possa rianimare la bellissima area di piazzale Ungheria per renderla una delle attrazioni dello shopping natalizio». Ma nel programma del sindaco c’è altro. «Attraverso una manifestazione di interesse - spiega -, stiamo verificando la disponibilità all’acquisizione da parte del Comune di immobili con spazi per spettacoli, il cui recupero permetterebbe di offrire all’area una sala per concerti, conferenze e attività teatrali, anche in collaborazione con il Teatro Massimo, in modo da amplificare le opportunità di interesse e attrattività di piazzale Ungheria e via Magliocco per nuovi operatori commerciali che riaccendano le luci delle vetrine, che attraggano cittadini e turisti in uno dei luoghi più belli del centro città». Lagalla ricorda che ai tavolini del bar Mazzara, che sta riaprendo, Tomasi di Lampedusa scrisse ll Gattopardo, «il suo capolavoro letterario, che presto sarà visibile nel mondo attraverso la sua trasformazione in una serie tv che renderà Palermo e questi luoghi una meta turistica di imperdibile fascino», conclude il sindaco.

«Il recupero di piazzale Ungheria - dichiarano Maurizio Carta e Giuliano Forzinetti - è una priorità congiunta dell’assessorato alla Rigenerazione urbana e dell’assessorato alle Attività produttive, poiché si tratta di riportare agli originali fasti una delle aree più belle e centrali della città, anche rispondendo all’appello dei residenti e commercianti che da tempo segnalano non solo la richiesta di azione ma anche alla disponibilità a compartecipare al recupero in una sana collaborazione pubblico-privato. In sinergia con la Cittadella dell’Artigianato per le festività natalizie, successivamente, si utilizzerà il bellissimo progetto di recupero proposto dal Comitato Piazzale Ungheria e risultato vincitore (e quindi finanziato) al bando per la Democrazia Partecipata emanato dal Comune e si intercetteranno le opportunità in atto di rinnovato interesse di alcuni nuovi operatori commerciali che intendono investire nell’area con attività di qualità. Insomma, per far rinascere Piazzale Ungheria non bastano più azioni singole, ma serve un progetto di sistema, urbanistico ed economico, che coinvolga le migliori energie della città in modo da agire in maniera coordinata ed efficace con il Comune di Palermo a fare da regista. L’auspicato successo della Cittadella dell’Artigianato servirà anche a testare la possibilità che l’area sia animata da esposizioni ed eventi anche durante tutto l’anno in attesa della definitiva riapertura delle attività commerciali lungo tutti i portici. Ringraziamo l’Amat per aver sposato l’iniziativa e averne condiviso i costi con il Comune».

 

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