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Rimpasto al Comune di Palermo, Lagalla vede FdI e da Lombardo arriva l'invito a unirsi all'Mpa

Il sindaco alle prese con la soluzione del caso nato dopo il passaggio dell'assessore Mineo da Forza Italia al partito della premier. Il leader dell'Mpa dice che i partiti nazionali «cercano di soffocarlo»

Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla

Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla incontrerà oggi a Villa Niscemi una delegazione di Fratelli d’Italia. Da settimane si è aperto un confronto in giunta dopo che l’assessore Andrea Mineo ha aderito a Fratelli d’Italia, lasciando Forza Italia, il partito che l’aveva designato. La delegazione dei meloniani sarà formata da Raoul Russo, senatore, Giampiero Cannella, assessore e coordinatore del partito nella Sicilia occidentale, e dall’eurodeputato e consigliere comunale Giuseppe Milazzo. Dopo l’uscita di Mineo, avvenuta nel settembre scorso, gli azzurri di Forza Italia chiedono di riottenere i tre assessorati pattuiti al momento della formazione della giunta Lagalla.

Nel frattempo, sulla situazione del Comune di Palermo è intervenuto il leader degli autonomisti Raffaele Lombardo, nel corso della convention dell’Mpa. «Proponiamo - ha detto - una federazione ai sindaci che vogliono essere autonomi e indipendenti, ho rivolto questo invito al sindaco di Siracusa, l’ho fatto con quello di Ragusa. Il sindaco di Palermo per esempio è messo tra due fuochi, è al centro di un lotta all’ultimo sangue tra i grandi partiti che pretendono una poltrone in più o in meno e cercano di soffocarlo perché non ha la copertura nazionale. A queste persone che non hanno le spalle coperte noi diamo una mano, se la loro indipendenza è autentica possiamo invitarli a impegnarsi e a coinvolgersi con noi».

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