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Palermo, chiude i battenti il canile all'ex mattatoio: nascerà un rifugio a Bellolampo

Le strutture sono fatiscenti e sistemarle è troppo costoso. Gli spazi saranno progressivamente svuotati, gli animali affidati oppure ospitati dalle associazioni. Stop ai nuovi ingressi, i randagi andranno a Enna

Il canile all'ex mattatoio di Palermo (foto di Sonia Sabatino)

Non c’è altra alternativa, il canile comunale di Palermo deve essere chiuso e ricostruito in un’altra area. È già pronta l’ordinanza di chiusura e sgombero dell’ex Mattatoio, preparata dall’assessore comunale all’Assistenza sociale e socio-sanitaria, del Canile Municipale e dei diritti degli animali, Rosi Pennino, che nei prossimi giorni la sottoporrà all’attenzione del sindaco e della giunta comunale. Il nuovo canile sarà costruito, al costo di circa 1 milione di euro, nell’area di Bellolampo. Se ne era già parlato in passato, ma adesso è stata individuata la location esatta, quindi, si può procedere ai passaggi successivi.

«I tecnici comunali – ha chiarito l’assessore Pennino - hanno messo per iscritto che all’interno di quel perimetro può sorgere il nuovo canile municipale. Nei prossimi giorni effettueremo un sopralluogo tecnico per la definizione. Mentre questa opera seguirà i passaggi di natura urbanistica, economica e funzionale alla sua realizzazione, svuoteremo l’ex mattatoio che verrà chiuso. Pertanto, stiamo sviluppando il dialogo con le associazioni animaliste che ci supporteranno durante le procedure per le adozioni e per il trasferimento nei canili rifugio. In questo momento abbiamo una gara attiva nel canile rifugio in provincia di Enna che può ospitare fino a 400 cani, è il più grande della Sicilia. Stiamo procedendo, insieme all’autorità sanitaria, ad occupare i posti disponibili, se siamo bravi già entro gennaio/febbraio il canile sarà svuotato e chiuso. Ovviamente con questa ordinanza sarà interdetta la possibilità di nuovi ingressi. I cani del presidio sanitario di via Tiro a Segno andranno direttamente ad Enna».

Attualmente, il canile dell’ex Mattatoio svolge soltanto una funzione di satellite rispetto al presidio sanitario di via Tiro a Segno che, invece, è stato ampliato e rinnovato. La struttura al momento ospita 180 cani e ad occuparsene ci sono soltanto tre volontari. I servizi di pulizia sono svolti da Reset. Le strutture, che facevano parte del mattatoio, sono oggi fatiscenti, riqualificare il canile costerebbe molto di più che costruirlo nuovo altrove. Infine, c’è una difficile convivenza con i residenti, che lamentano i continui latrati dei cani, i quali a loro volta sono infastiditi dai rumori della città.

«Il sindaco è stato informato da me rispetto a quella che ritengo sia la soluzione più idonea – ha riferito Rosi Pennino -. Abbiamo fatto diversi confronti su questa struttura. Il prossimo passo è quello della firma dell’ordinanza con il progressivo svuotamento del presidio. Poi incardineremo tutti i passaggi successivi che partono dalla natura urbanistica della costruzione e arrivano allo stanziamento dei fondi». Nel frattempo, la giunta ha stilato il protocollo con le associazioni animaliste e questa attività sarà armonizzata, anche grazie alla disponibilità dell’autorità sanitaria, con un corso di formazione che potenzierà le capacità degli animalisti. Prima della sottoscrizione del protocollo, è necessaria una iscrizione all’albo delle associazioni o delle persone fisiche che vogliono svolgere attività di volontariato nel futuro canile.

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