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Palermo, il Consiglio comunale sfrattato dalle riprese per la serie tv dei Fratelli Corsaro

Per qualche giorno non sarà a disposizione Sala Martorana, sede provvisoria dopo l'inizio dei lavori di restauro a Palazzo delle Aquile

Palazzo Comitini

Il Consiglio comunale di Palermo, che già ha dovuto lasciare la sede storica di Palazzo delle Aquile per lavori in corso, adesso viene sfrattato anche dalla sede provvisoria di Palazzo Comitini per le riprese di una serie televisiva.

Insomma, la già problematica permanenza dei quaranta consiglieri comunali a Sala Martorana, a causa dell'indisponibilità di Sala delle Lapidi per il restauro del palazzo di piazza Pretoria, incontra un nuovo intoppo. Con molto malumore del presidente, Giulio Tantillo che da tempo invoca un cambio della sede provvisoria, viste le difficoltà continue che si incontrano a Palazzo Comitini (nella foto), che è la sede dell'ex Provincia, che oggi si chiama Città metropolitana.

Ma questa volta non c’entrano uscieri e dipendenti che mancano, non c’entra l'assenza dell’appartato burocratico a sostegno dell’attività dell’aula. Questa volta a imbrigliare i lavori consiliari è la serie dei «Fratelli Corsaro», con Beppe Fiorello nel ruolo di Fabrizio Corsaro (giornalista-detective nato dalla penna di Salvo Toscano), che risolve casi complicati insieme al fratello Roberto (interpretato da Paolo Briguglia). Sino a lunedì, insomma, Sala Martorana sarà off limits.

«No - conferma Tantillo - non potrò convocare i lavori se non dopo il 23. Ma il film non c’entra nulla, ovviamente. Io mi lamento per il fatto che l’organismo più rappresentativo della città viene messo in coda alle altre esigenze. Non è la prima volta che accade». Ragione per la quale ha chiesto, ad esempio, un radicale cambio della convenzione. «Dobbiamo avere la disponibilità piena della sala - spiega -. E nei casi come questo delle riprese, ad esempio, chiediamo di avere la possibilità di utilizzare la sala delle conferenze del Noviziato dei Crociferi». Tantillo, infine, conferma di avere trovato una soluzione per i gruppi consiliari: andranno tutti nell’ex palazzo delle ferrovie di via Roma oggi di proprietà della Città Metropolitana.

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