Solo l’unanime condivisione di una deroga potrà permettere al Consiglio comunale di approvare, nei tempi previsti dalla giunta Lagalla, il Rendiconto del 2022. Una norma ha bloccato oggi il Consiglio che si è riunito, a tarda sera, solo per pochi secondi. Il presidente Giulio Tantillo ha rinviato tutto a domani mattina annunciando la presenza del sindaco Roberto Lagalla a Sala Martorana.
A sollevare il caso è stato Ugo Forello di Oso. Alla conferenza dei capigruppo ha fatto notare che il Rendiconto non poteva essere approvato prima di venti giorni dal suo arrivo in Consiglio, lo scorso 14 settembre. «Ho evidenziato quanto previsto dalla normativa vigente suggellata da un parere del ministero degli Interni - afferma Forello - il rispetto delle disposizioni non ci permette di esprimere il voto sulla delibera prima del 3 ottobre». Una tempistica che stride con la tabella di marcia che la giunta Lagalla si era data. L’impasse si può superare solo con un voto unanime da parte dell’interno Consiglio. «In ogni caso - spiega Forello - è necessario che il vicesindaco Carolina Varchi spieghi il motivo dell’urgenza del voto anticipato e che il sindaco relazioni in aula». Per Antonio Rini di Fratelli d’Italia «le criticità che sono emerse sulle procedure possono essere superate dal buon senso».
«Il Rendiconto è un atto che congela quanto fatto dall’amministrazione l’anno passato - aggiunge Rini - la sua approvazione ci permette di avviare subito la spesa. Con questo atto si chiude l’anello degli strumenti contabili di cui si è dotata l’amministrazione e che permette, liberando risorse, di rendere visibile con fatti concreti l’impegno del Consiglio comunale a favore dei cittadini».
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