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Palermo, i consiglieri criticano palazzo Comitini come sede dei lavori d'aula: "Scomoda e lontana"

A causa dei lavori di restauro a Sala delle Lapidi, il consiglio si è dovuto trasferire ma la scelta non piace a nessuno

Sala Martorana sembra andare stretta ai lavori d’aula del Comune di Palermo. Da un mese il Consiglio comunale si è dovuto trasferire nella ex sede della Provincia, Palazzo Comitini, causa lavori di restauro a Sala delle Lapidi. Una mobilitazione che ha creato più di un problema all’operato dei consiglieri e dei dirigenti, quest’ultimi costretti a continui andirivieni tra le due sedi carichi di fascicoli. Le sedi degli uffici, infatti, sono allocate in una posizione diversa rispetto a quella del consiglio, mettendo in seria difficoltà i tecnici sopratutto durante le sedute più lunghe. Da sinistra a destra - è il caso di dire - si chiede una nuova soluzione che possa ospitare sia la sede del Consiglio che le dirigenze: «Quando parliamo di problemi legati all’assenza di dignità - sottolinea Mariangela Di Gangi, consigliera di Progetto Palermo - mi riferisco ovviamente anche ala dignità del lavoro di tutto l’apparato che permette al Consiglio comunale di funzionare».

Sono in molti a chiedere di trovare una nuova soluzione alternativa ma Di Gangi si batte per migliorare le condizioni di Sala Martorana: «Non capisco perché - dice - se ci siamo spostati in Sala Martorana non ci si stia battendo per renderla operativa come dovrebbe essere ma si stia già pensando ad una sede ulteriore quando ci siamo trasferiti giusto il mese scorso».

Anche il centrodestra riconosce le oggettive difficoltà della nuova sistemazione e si dice a lavoro per trovare la migliore soluzione: «A fronte di una bellissima sala come la Martorana di palazzo Comitini - evidenzia Antonio Riini, consigliere di Fratelli di Italia - quello che noi chiediamo è che ci siano tutti gli uffici che possano essere di aiuto al Consiglio comunale in un luogo che sia assolutamente vicino se non addirittura nello stesso palazzo». Ed elenca le diverse ipotesi: «Al vaglio - dice - abbiamo ad esempio il Noviziato dei Crociferi. Quello che chiediamo è che ci siano gli uffici in un unica sede».

Parlano Mariangela Di Gangi, consigliera di Progetto Palermo e Antonio Riini, consigliere di Fratelli di Italia

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