«Alcuni si preoccupano e altri si indignano perché, tornato libero dopo aver scontato per intero la mia condanna ed aver sempre avuto rispetto e fiducia per le istituzioni della giustizia, torni a coltivare la mia passione per la politica. Qualcuno, magari con la puzza sotto il naso, storce il muso perché nel citare 100 volte I have a dream di Martin Luther King mi capita una volta di fare una gaffe. Altri accennano timidi nello scandalizzarsi perché, nel protestare contro la guerra in Ucraina, indosso una t-shirt rossa con falce e martello regalatami nel lontano 1985, all’inizio della sua perestroika, da Gorbaciov, padre della svolta comunista russa, e canto Bella ciao, canzone simbolo della Resistenza di ogni colore e della difesa della libertà. Altri ancora, per i più disparati, motivi si ergeranno a censori per tutto o per niente. Così è la vita. Viviamo la ricompensa che essa ci dà: vivere». Lo dice il segretario nazionale della Dc, Totò Cuffaro.
«A tutti voglio donare e rispondere con le bellissime parole di una cantante argentina, Mercedes Sosa, canto che vogliamo utilizzare come inno della Festa dell’Amicizia che la Dc nuova torna a celebrare dopo 30 anni di assenza, che faremo a Ribera il 5-6-7 ottobre: Todo cambia che ci siamo permessi, e speriamo che anche qui non ci siano mal di pancia, di tradurre in italiano e di ritoccare pro domo Dc», conclude.
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