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A Palermo nascerà un servizio per la raccolta delle lastre in amianto abbandonate per strada

Un'azienda specializzata si occuperà anche dello smaltimento di lastre di eternit presenti su suolo comunale

Pezzi di tetti in eternit abbandonati accanto ai cassonetti, a Palermo

Palermo sarà dotata di un servizio che si occuperà di rimozione, trasporto e smaltimento dei rifiuti pericolosi in cemento amianto. Ve ne sono tanti, abbandonati in maniera incontrollata e abusiva in aree, strade e immobili di proprietà del Comune.

La spesa stanziata in bilancio dall’amministrazione comunale è di quasi 72 mila euro. Approvato il capitolato di oneri, si è dato mandato all'ufficio contratti e approvvigionamenti di espletare la procedura di gara che adesso è stata approvata. Tra qualche giorno si saprà il nome della ditta aggiudicatrice del servizio che si occuperà di rimuovere l'eternit abbandonato in città. L'eternit, dal nome della ditta che lo produceva, è stato un materiale largamente usato in edilizia nel passato e numerosi edifici conservano tetti, recipienti e strutture varie costruite con questa particolare lega di cemento e amianto.

Molti, anziché rivolgersi a ditte specializzate che rispettano le procedure per il trasporto e lo smaltimento di questo rifiuto speciale, decidono di abbandonare l'eternit in strada, mettendo a repentaglio la vita di tutti perché ormai è appurato che la polvere di amianto è un agente cancerogeno. Basta insomma che l'eternit abbia delle lesioni perché nell'aria si sprigionino le poveri d'amianto, pericolose per la salute umana. È un rifiuto pericoloso e come tale deve essere smaltito seguendo tecniche specifiche.

L’abbandono è un problema di grande impatto sia ambientale che economico: non solo il rifiuto abbandonato inquina, ma la sua rimozione implica un costo per il Comune. «Rimozione e smaltimento di rifiuti speciali complessi da trattare come quelli in cemento amianto abbandonati su suolo comunale - spiega l’assessore comunale all’Igiene ambientale Andrea Mineo - sono priorità che insieme al sindaco abbiamo affrontato sin dal primo momento. Per questa ragione con il settore Politiche Ambientali abbiamo lavorato per stanziare le risorse idonee a garantire un servizio costante e capillare. Dispiace constatare che questo fenomeno sia causato da coloro i quali anziché rivolgersi agli smaltitori autorizzati preferiscono abbandonarli per strada. Su questo punto si intensificheranno i controlli della polizia municipale e le sanzioni». A fine mese partiranno le prime rimozioni in diverse vie della città, dove è stata segnalata la presenza.

L'eternit è stato usato molto spesso in passato per il suo costo contenuto, le capacità isolanti e di tenuta al calore che lo rendevano ideale per le coperture edili, sotto forma di lastre di piane oppure ondulate. Dal 1992 ne è stata vietata però la produzione e l’installazione. Il problema dell’amianto, infatti, è legato al progressivo deterioramento del materiale che fa sì che le fibre si liberino nell’aria e vengano respirate dalle persone, rendendole un agente cancerogeno. Depositandosi all’interno delle vie aeree e sulle cellule polmonari, possono portare allo sviluppo di gravi malattie come l’asbestosi, il mesotelioma e il tumore dei polmoni, che si manifestano anche dopo 15-30 anni. Abbandonare l’amianto è dunque azione sconsiderata che non tiene conto del rischio di denunce penali.

 

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