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Balestrate, tutto da rifare per trasformare in albergo l'ecomostro sul mare dell'ex colonia

Aumentano i costi dell'operazione, il project financing con partner il gruppo Bulgarella diventa più difficile. Scontro tra il sindaco e l'opposizione

L'ex colonia di Balestrate

Tutto da rifare per il project financing per la ristrutturazione della storica colonia marina in disuso di Balestrate. Il progetto è da riformulare per via dell’aggiornamento del prezziario regionale, che comporta un aumento dei costi per la ristrutturazione dell'immobile. Adesso la Bulgarella holding, noto gruppo imprenditoriale capitanato dall’ex presidente del Trapani calcio, Andrea Bulgarella, che aveva mostrato interesse all’operazione, dovrebbe sborsare ben 22 milioni di euro. Quindi 5 milioni in più rispetto a quando lo scorso anno era stato avviato l’iter. L’inflazione e la guerra ucraino-russa hanno fatto lievitare di circa il 30 per cento questi costi, che comprendono anche i vari oneri dovuti al Comune per realizzare un albergo di lusso a 5 stelle.

Dall’opposizione in Consiglio comunale duro j’accuse al governo cittadino per aver perso troppo tempo, il sindaco Vito Rizzo respinge le polemiche ed evidenzia che si tratta di un ambito molto tortuoso e complesso sul piano tecnico. La vicenda è emersa in seguito al Consiglio comunale sollecitato dal gruppo di opposizione che aveva avuto il sentore che la questione si fosse arenata, o quantomeno avesse subito un notevole rallentamento.

«Adesso pretendiamo che tutti i passaggi politici sull’iter vengano fatti in consiglio comunale – ha tuonato il consigliere Benedetto Lo Piccolo -. È stata presa in giro una popolazione, l’anno scorso in piena campagna elettorale fu detto che si sarebbe fatto un albergo, che avrebbe offerto 50 posti di lavoro e tanto altro ancora. Oggi questa trasparenza la si deve a quella popolazione che votò l’attuale amministrazione in carica e che ha creduto in lei. Invece il governo cittadino in questo lasso di tempo ha perso tempo, cincischiato, e ora siamo arrivati al punto che bisogna ritirare tutto quel che è stato fatto per una rivalutazione». «Si deve aggiornare il prezziario, come richiesto dalla Regione – replica il sindaco -. Non è stato perso alcun tempo, l’iter è molto complesso e andavano fatti diversi passaggi, fra i quali l’inserimento nel piano triennale e gli approfondimenti dal punto di vista procedurale. È stato sviluppato un lavoro importante insieme agli uffici regionali dell’Urega su una materia nuova per tutti gli uffici. Attendiamo il riscontro da parte del proponente e si procederà con il completamento degli aspetti burocratici».

Ma c’è chi ventila che questo enorme rialzo dei costi possa in qualche modo spaventare l’imprenditore e che tutto sfumi. «No, a noi non risulta che possa ritirarsi – precisa Rizzo -. Aveva fatto una controproposta per evitare lungaggini ma che non era compatibile con la normativa del project».

L’ex colonia è un immobile decadente che un tempo era stata un’importante struttura ricettiva poi riconvertita anche in scuola e da qualche anno in disuso. Un vero e proprio ecomostro a pochi passi dal mare. Il progetto di Bulgarella, se confermato, prevede la realizzazione di 127 camere e appartamenti, oltre alla costruzione della strada di collegamento tra la colonia e il depuratore, la sistemazione delle aree a parcheggio, oltre alla completa rigenerazione urbana della zona est del nostro territorio. Il business plan prevede 58 assunzioni e 84 mila presenze dopo il primo triennio di attività.

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