«Dal prossimo 1 agosto migliaia di cittadini italiani si troveranno nell’impossibilità di arrivare a fine mese. L’aver tolto il reddito di cittadinanza, piuttosto che fare opportune modifiche, è una bomba sociale pronta ad esplodere». Lo ha dichiarato il segretario nazionale della Democrazia cristiana, l'ex presidente della Regione, Totò Cuffaro.
Tanti palermitani in difficoltà
«Già nelle scorse ore ho ricevuto centinaia di telefonate di palermitani dai 18 ai 59 anni che si sono visti sospendere il beneficio che ricordiamo essere un mezzo di contrasto alla povertà», dice il consigliere comunale di Palermo e presidente della IV commissione consiliare, Salvatore Imperiale. «Aver voluto modificare in questa maniera il sussidio - proseguono Cuffaro e Imperiale - creerà disagi alla popolazione più fragile, soprattutto a tutti coloro che, in considerazione dell’età, hanno difficoltà di reinserimento lavorativo. Riteniamo che sarebbe opportuno, ed è quello che chiediamo al governo Meloni, accompagnare la nuova riforma mantenendo comunque l’unica fonte di reddito per queste famiglie fino a quando, a partire dal prossimo 1 gennaio, venga introdotta la nuova carta con le relative modifiche».
Uno strumento da perfezionare
«Sappiamo e ne siamo convinti che il Reddito di cittadinanza così come era stato pensato dal precedente governo nazionale va perfezionato, ma riteniamo che toglierlo senza adeguate modifiche sia ingiusto. Occorre salvaguardare chi - concludono Cuffaro e Imperiale -, a causa dell’età, ha e avrà difficoltà a trovare un lavoro».
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