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I precari Covid in piazza a Palermo il 25 luglio per chiedere la stabilizzazione

Il segretario della Cgil Mannino: «È questione di giustizia sociale ma anche misura per colmare i vuoti di organico insostenibili del sistema sanitario regionale»

Alfio Mannino

«La stabilizzazione dei precari Covid è questione di giustizia sociale ma anche misura per colmare i vuoti di organico insostenibili del sistema sanitario regionale mettendolo in condizione di funzionare. Basta con i rinvii, i tatticismi e le perdite di tempo, chiediamo un confronto serio e strutturato con il governo per delineare un percorso certo per i precari e in generale per intervenire sullo sfascio della sanità». Lo sostiene il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino.

Martedì 25 luglio a partire dalle 10 la Cgil regionale, la Funzione pubblica Cgil, il Nidil e il Comitato professionisti emergenza Covid 19 Sicilia saranno in piazza a Palermo con una manifestazione davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Salute.

Cgil, Fp , Nidil e Comitato hanno chiesto un incontro all’assessore per la mattina stessa della manifestazione e un’audizione in VI Commissione dell’Ars, la Commissione Salute, servizi sociali e sanitari. «Nella sanità siciliana - afferma Mannino- sono urgenti un piano straordinario di assunzioni e il rafforzamento della macchina amministrativa. Questi sono i presupposti fondamentali per il rilancio del sistema e per sfruttare le opportunità del Pnrr su digitalizzazione e telemedicine realizzando un adeguato sistema di prenotazioni. Vanno garantiti i diritti dei lavoratori che si sono spesi durante la pandemia e va garantito il diritto alla salute, le due cose marciano insieme, senza personale infatti la sanità non può funzionare».

La Cgil ricorda che sui precari le Asp si stanno muovendo in modo non organico con percorsi amministrativi farraginosi e diversificati che danno adito a disposizioni non omogenee e confuse. «Le forze sociali e le forze politiche- conclude Mannino-mettano al centro della loro iniziativa i temi del rilancio della sanità pubblica e del contrasto alla precarietà, sui quali finora non si è fatto nulla. Il 25 l’assessore e la commissione sanità dell’Ars ascoltino la voce di chi scende in piazza per i diritti al lavoro e alla salute».

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