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Regione Siciliana, le tensioni nella maggioranza: Schifani convoca i leader dei partiti

All'ordine del giorno la Finanziaria-bis, sulla quale pende la richiesta di soldi del Comune di Taormina, e il settore turismo, che ha provocato fibrillazioni con Fratelli d'Italia

Il presidente Renato Schifani

L'appuntamento è fissato per le 16,30. di oggi, martedì 27 giugno. A Palazzo d'Orleans, la sede della presidenza della Regione Siciliana, arriveranno i segretari di partito, convocati dal presidente Renato Schifani per un vertice di maggioranza che dovrà mettere ordine in una coalizione che in cinque giorni ha litigato su tutto.

Al primo punto ci sarà la ricerca di un'intesa sulle norme da fare votare domani per chiudere la partita della Finanziaria bis. In particolare, il centrodestra dovrà decidere se e quale emendamento portare in aula per rispondere alle sollecitazioni del sindaco di Taormina, che chiede più soldi per il Comune e minaccia altrimenti di chiudere il Teatro Antico, facendo saltare l'intero cartellone estivo.

Al secondo punto dell'ordine del giorno c'è il caso turismo e le conseguenze del flop del piano da 70 milioni denominato SeeSicily. Fratelli d'Italia contesta a Schifani la revoca dei finanziamenti agli albergatori, decisa venerdì per recuperare 6 milioni e mezzo non spesi (o spesi senza risultati apprezzabili). FdI oggi chiederà la sostituzione del dirigente che ha firmato i provvedimenti, Cono Catrini. Ma pretende anche da Schifani lo stop alle azioni correttive sul turismo, che hanno l'effetto politico di mettere in discussione i sette anni di gestione dell'assessorato da parte dei meloniani (in primis l'ex assessore Manlio Messina, che guida la rivolta dei deputati contro il presidente).

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