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La proposta del palermitano Scaletta al G20: «Contro la corruzione usare il metodo anti-mafia»

Il G20 anti-corruzione in India

Applicare l'approccio metodologico usato nella lotta a Cosa nostra nel contrasto alla corruzione. È la proposta avanzata dal consigliere del Consiglio superiore della magistratura, il palermitano Dario Scaletta, al meeting del Gruppo Anti-corruzione degli Stati G20 tenutosi, sotto la presidenza indiana, a Rishikesh, in India.

Il magistrato ha partecipato ai lavori insieme al consigliere del Csm Michele Papa come componente della delegazione ufficiale italiana. Papa e Scaletta hanno presieduto una sessione plenaria dell'evento dedicata alla elaborazione, da parte dei paesi G20, di «Guide di orientamento legale» destinate a sostenere le indagini internazionali in materia di corruzione. Al centro dell'intervento del consigliere Scaletta la necessità che, nell'attuale mondo globalizzato, la prevenzione e la persecuzione dei reati di corruzione si adeguino ai cambiamenti della della dimensione transnazionale del criminalità.

«Secondo gli insegnamenti del giudice Falcone - ha spiegato il magistrato - i criminali accettano di trascorrere alcuni anni in carcere ritenendolo un rischio tutto sommato da poter correre per poi godere dei proventi delle attività criminali, ma non accetteranno mai di essere privati delle ricchezze accumulate».

Da qui l'esigenza di usare nel contrasto alla corruzione e nell'ottica del recupero al patrimonio dello Stato dei guadagni illeciti l' approccio metodologico rivelatosi efficace nel contrasto a Cosa Nostra, supportato dagli strumenti giuridici sperimentati in alcuni ordinamenti come la confisca di valore e la confisca di prevenzione, Il consigliere Papa, presidente della commissione relazioni internazionali del Csm, ha sottolineato invece l'importanza strategica delle Guide rispetto alla effettività del contrasto alla corruzione, segnalando come questi strumenti, essenziali anche per una reciproca comprensione culturale e operativa, debbano essere elaborati secondo una comune metodologia nella selezione ed esposizione dei dati. Papa ha anche auspicato che l'efficacia delle Guide possa essere potenziata grazie alle tecnologie digitali immaginandone lo sviluppo come applicazioni software.

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