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Camera, polemica alla commemorazione di Falcone: l'amarezza di Rita Dalla Chiesa

«Avevo chiesto di parlare alle 17.58, ma non mi è stato concesso dal presidente di turno. Per me parlare di Falcone non è retorica, io l'ho vissuto sulla mia pelle»

Rita Dalla Chiesa

L’Aula della Camera ricorda la strage di Capaci, dove morì il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta. A 31 anni dalla strage mafiosa, «ritengo indispensabile e doveroso oggi ricordare», ha detto il presidente Lorenzo Fontana. Lungo applauso dell’emiciclo e, a seguire, gli interventi di tutti i gruppi.

Prima della commemorazione un piccolo «incidente» ha coinvolto la deputata di Forza Italia Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto ucciso a Palermo nel 1982. Nel pomeriggio, all’ora della strage di 31 anni fa, Dalla Chiesa, mentre l’Aula era impegnata tra una votazione e l’altra, ha preso la parola per ricordare Falcone e le altre vittime, ma le è stato detto dal presidente di turno, che la commemorazione, già prevista, in Aula si sarebbe svolta alle 19. «Chiedo scusa se la interrompo - ha detto Fabio Rampelli, di Fratelli d'Italia - ma è già programmato. Mi rendo conto della circostanza, ma era già stata concordata con altri gruppi, che avevano fatto analoga richiesta, la celebrazione dell’anniversario della strage di Capaci per le ore 19. Quindi, la rinviamo alle ore 19, come stabilito. Peraltro, presiederà il presidente Fontana, che teneva particolarmente ad essere presente».

Al momento dell’avvio della commemorazione, Dalla Chiesa prende nuovamente la parola per lamentare l’accaduto: «Avevo cercato di parlare prima, a ridosso dell’orario della strage. Io non sapevo che era stato deciso di commemorare Falcone alle 19, un accordo del quale il mio gruppo non era a conoscenza. Mi dispiace molto che mi sia stata tolta la parola, è stata una grossa mancanza di rispetto non solo contro di me ma anche di Giovanni Falcone. Per me parlare di Falcone non è retorica, io l’ho vissuto sulla pelle», ha scandito la deputata azzurra. Il presidente Fontana si è quindi scusato «per quanto accaduto, non ne ero a conoscenza e chiederò spiegazioni. Se vuole prendere la parola, ha tutto il tempo che vuole...». Ma Dalla Chiesa ha preferito depositare l’intervento: «La ringrazio per la sua sensibilità ma io ritengo oggi di aver subito oggi una cosa che mi ha fatto male». È intervenuto quindi il capogruppo di FdI Tommaso Foti, per «una precisazione doverosa: alcuni capigruppo sono stati avvertiti che c'era l’esigenza di commemorare, dopo le vittime del maltempo, la strage di Capaci, forse non c'è stata una comunicazione diffusa ma i capigruppo lo sapevano. Il presidente Rampelli altro non ha fatto che seguire le indicazioni date ai presidenti di gruppo». La chiosa di Fontana: «Non metto in dubbio ci sia stata buona fede da parte di tutti».

Al termine della commemorazione, negli interventi di fine seduta, ha preso la parola Rampelli: «Mi spiace dell’equivoco che si è verificato, ho sentito l’onorevole Dalla Chiesa e le ho personalmente spiegato cosa è successo. Ho pensato di fare alla collega Dalla Chiesa una cortesia evitando che iniziasse il suo intervento commemorativo che avrei dovuto interrompere in modo anche drammatico». Evidentemente, ha aggiunto l’esponente di FdI, «non è arrivata a destinazione l’informazione che la commemorazione era rinviata alle 19. Non ho interpretato nulla, non è nella facoltà del presidente facente funzione modificare i lavori dell’Aula dopo che c'era stato un accordo tra i capigruppo. Era importante che tutti potessero parlare invece di episodi disarticolati che avrebbero depotenziato» l’importanza della commemorazione. Fontana ha quindi ringraziato Rampelli «di avere spiegato» quanto è accaduto. «Ho pensato anche io ci fosse stata una incomprensione e spero che la questione possa essere considerata chiusa», ha concluso.

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