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Corleone, il Consiglio comunale all'unanimità: non vogliamo il figlio di Riina

Il Consiglio comunale di Corleone ha approvato nel pomeriggio un ordine del giorno, presentato dal sindaco Nicolò Nicolosi e dalla giunta, con cui auspica l’allontanamento del figlio di Totò Riina, Giuseppe Salvatore, dalla città, dove era tornato lo scorso 4 aprile dopo una lunga assenza per detenzione e per altre ragioni. Tra le motivazioni della richiesta, il fatto che «Salvuccio» Riina non ha mai preso ufficialmente le distanze da Cosa nostra.

«Con l’ordine del giorno approvato all’unanimità - dice il sindaco - vogliamo nuovamente lanciare un messaggio forte e chiaro: Corleone vuole smarcarsi definitivamente da un passato di mafia e malaffare, anche allontanando concittadini sgraditi, come Salvuccio Riina, che non ha mai preso le distanze dalle azioni spregevoli del padre Totò. Il danno d’immagine che la sua famiglia ha provocato alla città è grave e difficile da recuperare. Per fortuna c’è tanta gente che si adopera ogni giorno per il riscatto di Corleone, con il prezioso contributo delle forze dell’ordine, della scuola e della gran parte dei cittadini onesti».

«Il rispetto delle regole, le buone pratiche amministrative, gli spazi di libertà conquistati sono ormai patrimonio della comunità corleonese, che non vogliamo possano essere compressi da presenze indesiderate. Ed è per questo che, sicuri di interpretare il desiderio di gran parte della cittadinanza, chiediamo il suo celere allontanamento da Corleone», conclude il sindaco Nicolosi.

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