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Gravi carenze all'Ucciardone di Palermo, protesta degli agenti penitenziari

Il personale si asterrà dalla mensa il prossimo mercoledì. I sindacati: carico di lavoro pesante, gestione complicatissima dei detenuti con problemi psichiatrici

Carcere Ucciardone

Si asterranno dalla mensa il prossimo mercoledì gli agenti della polizia penitenziaria che prestano servizio al carcere Di Bona ex Ucciardone che aderiscono ai sindacati del Sappe, dell’Osapp, della Uilpa, dell’Ussp, Fns Cisl, e Cgil.

Una protesta che è scattata «vista la grave crisi organizzativa in cui versa l’istituto di pena «Ucciardone» Di Bona, ribadendo lo stato di agitazione già in essere con l’interruzione delle trattative, - dicono i sindacati - indicono per giorno il 10 maggio l’astensione dalla mensa di tutto il personale presente per denunciare la gravissima carenza di personale a cui non si è data alcuna risposta risolutiva, poiché con l’integrazione di sole 10 unità non si riesce a sviluppare il servizio e l’eventuale piano estivo».

I sindacati denunciano «il carico di lavoro sempre pesante, la complicatissima gestione dei detenuti con problemi psichiatrici, le continue aggressioni al personale, la sovrapposizione dei servizi d’istituto a scapito della sicurezza, l’assenza di linee guida d’intervento per la gestione di detenuti problematici, il trasferimento in altre sedi di poliziotti senza che ve ne sia stata sostituzione, la carenza di circa 140 agenti tra personale mancante da pianta organica prevista e distaccati a vario titolo, la chiusura del reparto 9A sezione poiché fuori norma e che necessita di interventi generali».

«L’astensione dalla mensa di servizio rappresenta il primo grado di protesta - aggiungono i sindacati - riservandosi di manifestare il malcontento dei poliziotti in tutta la regione con altre proteste condivise».

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