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Palermo, Carmelo Miceli si dimette dal Pd: «Sta dimenticando il suo progetto iniziale»

Carmelo Miceli, dimissionario Pd

Sono arrivate ieri al consiglio comunale le dimissioni dal partito democratico del consigliere comunale Carmelo Miceli. Nella seduta di oggi l'ex deputato nazionale ha ribadito in aula la sua volontà spiegando le ragioni che lo hanno spinto a lasciare i dem: «La mia è una decisione sofferta - ha detto Miceli -, nel partito democratico ho avuto l'onere e onore di ricoprire qualsiasi ruolo e con esso sono anche stato parlamentare delle Repubblica. Nel Pd ho creduto sempre, anche quando si sono verificate ripetute scissioni, e pensavo che potesse dare casa a chi ha una propensione riformista e attitudine a valori cristiani e cattolici. Però - ha continuato - da diverso tempo non posso non constatare una mia personale sofferenza che deve fare i conti con quello che è oggi il partito democratico, un partito che dopo il suo ultimo congresso sembra guardare più al movimento che al popolo. Un partito che si lascia condizionare da ciò che c'è fuori e dimentica ciò che ha dentro,  in cui le esperienze, i sacrifici, le battaglie, non contano più. Un partito che sta dimenticando il suo progetto iniziale e che sposa invece battaglie, dignitosissime per carità, ma che andrebbero inquadrate in un quadro di sintesi e di insieme anche di chi ha valori diversi in seno al partito, e che dovrebbe tenere conto di un'agenda politica che guardi agli interessi dei cittadini».

Il consigliere comunale Carmelo Miceli ha poi chiesto al presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo di formare il gruppo misto. Una notizia, quelle dell'addio di Miceli ai dem che ha tolto la scena a quella che doveva essere la questione principale nell'ordine del giorno in Sala delle Lapidi, ovvero la surroga di Salvatore Di Maggio a Marianna Caronia. L'esponente del Carroccio che è stato eletto anche deputato regionale ha infatti presentato le dimissioni perché non riusciva a sostenere le due cariche. A subentrare al suo posto al consiglio comunale il leghista Salvatore Di Maggio, giunto subito dopo la Caronia alle elezioni amministrative scorse.

Assente in aula al momento della surroga Marianna Caronia. Il neo consigliere Di Maggio ha effettuato il giuramento dopo il parere unanime dell'aula consiliare alla delega.

«Voglio ricordare - ha detto il presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo - le grandi battaglie di Marianna Caronia negli anni scorsi sul bilancio, il grande apporto che ha dato per le battaglie dei lavoratori. Per come ha svolto il suo compito la voglio ricordare - ha concluso - perché oggi al consiglio comunale viene a mancare una persona che molto ha fatto e lavorato nell'interesse della città».

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