Sarà l’intervento del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a chiudere domani, 23 marzo, a Palermo, il convegno «Lo sviluppo del sistema infrastrutturale siciliano. La sfida in Europa parte dal Ponte sullo Stretto» organizzato da Annalisa Tardino, eurodeputata e commissario della Lega Sicilia per Salvini Premier, con il gruppo Identità e Democrazia al Parlamento europeo, che si terrà dalle 18 all’Istituto euro-mediterraneo di scienza e tecnologia di via Michele Miraglia 20.
Previste le presenze del presidente dell’Iemest, Bartolo Sammartino, del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, del rettore Massimo Midiri, del sindaco Roberto Lagalla, del provveditore Opere pubblico per la Sicilia e la Calabria-Mit e dell’assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò. Previsti anche gli interventi di Enzo Siviero, esperto di ponti a livello internazionale e rettore dell’università Ecampus; Pietro Massimo Busetta, dell’Università di Palermo e autore del libro «La rana e lo scorpione»; Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto; Marco Campomenosi, capodelegazione Lega Salvini Premier al Parlamento europeo; Vincenzo Macello, vice direttore generale network management infrastrutture di Rfi; Raffaele Celia, responsabile struttura territoriale Sicilia Anas.
«Con questa iniziativa - spiega la promotrice, Annalisa Tardino, che è anche componente della commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo - intendo instaurare un dialogo di alto livello in materia di infrastrutture e trasporti, a cominciare dal Ponte sullo Stretto. Un incontro costruttivo e propositivo all’indomani dell’approvazione del decreto legge per il Ponte sullo Stretto, che segna un momento storico per il futuro economico e sociale della Sicilia e dell’Italia intera. Un decreto che ha la firma del nostro leader Matteo Salvini, che si è speso senza riserve per portare a casa questo risultato storico. Fondamentale - aggiunge Tardino - anche il percorso di dialogo instaurato in Europa, che condurrà al cofinanziamento Ue. Parleremo anche delle altre opere necessarie ai trasporti interni siciliani da affiancare alla realizzazione del ponte, che non resterà una cattedrale nel deserto, ma sarà un volano per nuovi investimenti in termini di viabilità, sia ferroviaria che stradale, a tutto vantaggio dei cittadini e del sistema imprenditoriale che si basa sui trasporti».
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