La riorganizzazione degli uffici cimiteriali del Comune di Palermo ha comportato una complessiva revisione degli incarichi operativi. A cominciare da un direttore per ognuno dei tre camposanti cittadini e non più l’interim affidato a personale oberato di lavoro che poteva occuparsene solamente per poche ore alla settimana.
A fine dello scorso anno c’era stato il valzer della dirigenza. Con il dottore Luigi Galatioto passato dal Suap, lo sportello unico delle Attività produttive, a capo dell’ufficio autonomo per i servizi cimiteriali. Dirigente d’esperienza, all’attivo ha molti incarichi, fra i quali quello di vicecapo della polizia municipale. Galatioto conosce molto bene la macchina comunale. La vera novità, comunque, è stata l’istituzione dell’ufficio autonomo dei Servizi cimiteriali con un dirigente dedicato, cosa che appunto non avveniva ormai da anni perché il settore veniva gestito affidando l’incarico ad interim per mancanza di personale qualificato.
Oltre a Galatioto, ci sono tre funzionari: Paolo Amato che si occupa della gestione amministrativa, Rosa Anna Vitale che ha in carico la gestione della contabilità, Bianca Fuschi (commissario di polizia municipale, delegata al coordinamento dei cimiteri). A loro volta i Rotoli, i Cappuccini e Santa Maria di Gesù hanno il loro direttore. Rispettivamente Angelo Martorana, Vincenzo Montemaggiore e Giovanni Battista Musicò (tutt’e tre sono ispettori della polizia municipale).
«Finalmente entra nella piena operatività la nuova struttura amministrativa che consentirà di ottimizzare la gestione dei tre camposanti - spiega Salvatore Orlando, assessore comunale ai Servizi cimiteriali - e di tutte le attività connesse. Il primo obiettivo è quello di eliminare in tempi brevi i depositi con oltre mille salme e ridare decoro a questi luoghi che custodiscono i nostri defunti». L’armonizzazione è stata coordinata dal sindaco, Roberto Lagalla, nominato commissario per l’emergenza dal governo nazionale. «Si lavora su un doppio binario - spiega il primo cittadino - quello che porta a fare rientrare l’emergenza e quello che porta alla realizzazione di nuove strutture che impediranno la replica si situazioni vergognose come quelle a cui abbiamo assistito in questi anni».
Ai Rotoli è stata ripulita l’area interdetta che era stata chiusa da oltre quattro anni e dove si tornerà a inumare e dove l’amministrazione ritiene di potere recuperare mille fosse. Invece, sono iniziati i lavori edili nel forno crematorio per il revamping, che potrebbero essere conclusi entro marzo (poi c’è da verificare con la Regione come e in che tempi ottenere le autorizzazioni per gli scarichi).
Si sta anche provvedendo alla definizione dell’installazione dei circa 190 loculi ipogei. Mentre sono in fase di realizzazione, e potrebbero essere consegnati entro marzo, i 400 loculi fuori terra. Anche questa operazione potrà dare una accelerazione alla mitigazione della situazione emergenziale che, nel corso di questi anni, è diventata anche un caso nazionale e terreno di scontro fra le opposte fazioni politiche che man mano di sono scambiati i ruoli alla guida di Palazzo delle Aquile.
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